Giorno per giorno nell’arte | 18 luglio 2023

Via libera al tunnel di Stonehenge • Chiusa la sede di Galla Placida dell’Archivio di Stato • Un algoritmo italiano vende al meglio le opere d’arte • Un Canaletto rimosso dalla mostra padovana • Antica flotta scoperta mongola al largo del Giappone • Il quarto Upstate Art Weekend • La giornata in 14 notizie

 «The Heavenly Princesses and the Bam Ripple» (2022) di Michela Martello, veduta della mostra «The Divine, The Passion, and The Magic, Visitor Center» Courtesy Upstate Art Weekend
Redazione |

Via libera del Governo britannico al controverso progetto del tunnel di Stonehenge
Il tunnel di 3,2 chilometri passerà vicino al sito di Stonehenge. Mark Harper, il segretario ai trasporti, dà il via libera al controverso progetto, inizialmente costato 1,7 miliardi di sterline. La revisione dell’area prevede il reindirizzamento della strada A303, che costeggia il sito preistorico del Wiltshire, in un nuovo tunnel, mentre l’attuale A303 sarà una passerella pubblica. L’Unesco si è opposta al piano nel 2019 e nel 2021 ha avvertito che Stonehenge potrebbe essere inserito nella lista dei siti in pericolo. Nel novembre 2020 l’allora segretario ai trasporti ha approvato il progetto, ma una sentenza dell’Alta Corte nel 2021, causa preoccupazioni per l’impatto ambientale sul sito Unesco, lo ha annullato. Con un documento di 64 pagine Harper afferma che il danno è meno che sostanziale ed è da valutare rispetto ai benefici pubblici. Indignata l’associazione The Stonehenge Alliance. [Gareth Harris]

Demolito in Iraq un minareto di 300 anni
I funzionari del patrimonio culturale chiedono una maggiore protezione delle strutture storiche mentre il minareto di Siraji a Bassora, nel sud dell’Iraq, è stato abbattuto il 14 luglio per l’espansione stradale. Lo storico minareto alto 11 metri, con la sua guglia di mattoni di fango marrone e ornamenti turchesi, è stato demolito non da un gruppo estremista ma dal governatore di Bassora, Assad Al Eidani. Sia il waqf sunnita, istituzione che possiede il terreno e la moschea, sia i funzionari dello Sbah (Ente statale per le antichità e il patrimonio) affermano che la demolizione ha violato un accordo di lunga data con il Governo di Bassora che prevedeva una rimozione sicura del minareto storico e l’inclusione in una nuova moschea. Mohammed Munla, capo del waqf di Bassora, è stato licenziato il 16 luglio dopo aver criticato pubblicamente la demolizione. Il direttore dello Sbah, Laith Majid Hussein, continua a esprimere grande preoccupazione. Per approfondire vedi articolo da noi dedicato. [Hadani Ditmars]

Archivio di Stato: chiusa a Roma la sede di Galla Placida, trasferimento in vista
È stata chiusa al pubblico lunedì 17 luglio la sede distaccata di Galla Placidia, ubicata vicino all’Università La Sapienza, dell’Archivio di Stato di Roma che custodisce un’imponente quantità di documenti in particolare dell’Italia postunitaria. La causa della chiusura, come ha fatto sapere la direzione dell’Archivio di Stato, è la mancanza di un impianto antincendio a norma. La sede è in locazione e provvedere all’adeguamento richiesto dal Ministero in una sede in affitto è stato ritenuto antieconomico, anche dal proprietario che chiedeva una rinegoziazione del canone (finora di 700mila euro all’anno). È attualmente in corso di adeguamento una sede di proprietà del demanio in via dei Papareschi per ospitare la sezione novecentesca, che temporaneamente potrebbe essere trasferita nella sede centrale. [Redazione]

La galleria Timothy Taylor dona i profitti della mostra estiva alla lotta contro il cancro
Da giovane il gallerista Timothy Taylor è stato curato per il linfoma di Hodgkin, una forma di cancro che colpisce il sistema linfatico. Quest’anno donerà tutti i profitti della mostra estiva della sua galleria alla clinica londinese dove è stato assistito, The Royal Marsden, con sede a Kensington e Chelsea, primo ospedale al mondo dedicato allo studio e alla cura del cancro. «Birdsong» (visibile fino all’11 agosto) presenta una quindicina di opere di artisti quali Paula Rego, Yinka Shonibare CBE e Rachel Whiteread. Il titolo è ispirato all’omonimo libro di Sebastian Faulks, un simbolo di speranza e resilienza di fronte alla mortalità, «il canto degli uccelli incarna la gioia che l’arte può dare anche nelle circostanze più difficili», spiega il gallerista. [Redazione]

La Procura Distrettuale di Manhattan restituisce alla Libia due statue del valore di 1,26 milioni di dollari
Due reperti archeologici, un busto femminile e un busto di una regina tolemaica, saccheggiati in Libia e approdati nella collezione del trafficante britannico Robin Symes, sono stati riconsegnati alle autorità libiche dalla Procura Distrettuale di Manhattan con una cerimonia di rimpatrio. L’85enne Symes, collegato per decenni al contrabbando di antichità, aveva acquisito le due sculture per la sua collezione personale e per più di vent'anni le aveva tenute nascoste in un magazzino di New York. Dal 2022 l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, ha rimpatriato  in Libia cinque antichità per un valore di quasi 3 milioni di dollari. Durante il suo mandato l’Unità per il traffico di antichità ha restituito più di 2.475 pezzi in 24 Paesi (tra cui l’Italia: è di febbraio la restituzione di 14 reperti. A giugno sono stati invece rimpatriati da Londra a giugno 750 pezzi riconducibili a Symes), per un valore complessivo di oltre 235 milioni di dollari. [Torey Aker]

Rimossa un’opera di Canaletto dalla mostra ai Musei Civici di Padova
La decisione del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, messa in atto i primi giorni di agosto, riguarda il dipinto di Canaletto «Prospettiva con portico» prestato dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia alla mostra «All’ombra del Canaletto» (fino al 17 settembre ai Musei Civici agli Eremitani di Padova) e accostato nel percprso espositivo a un dipinto di Francesco Guardi la cui attribuzione è stata messa in dubbio nel pezzo di Anna Bozena Kowalczyk pubblicato da «Il Giornale dell’Arte». «Nessuna polemica, spiega Vittorio Sgarbi a “Il Mattino di Padova”. Ma un fatto. In cielo e in terra ci sono falsi dipinti di Francesco Guardi, ma un’opera discutibile in una mostra di un Ente pubblico, e non in una galleria privata, danneggia anche il Comune di Padova, che dovrebbe chiederne conto, invece di compiacersene. Il caso Canaletto alla mostra degli Eremitani a Padova nasce da una impeccabile e coraggiosa recensione su “Il Giornale dell’Arte” della più importante studiosa di Canaletto e Bellotto riconosciuta nel mondo, Anna Bozena Kowalczyk. Tutte le buone intenzioni di curatori e amministratori padovani, come l’amico Colasio [Andrea Colasio, assessore alla Cultura di Padova, Ndr], non possono contrapporsi a un parere così autorevole, se non con la prova dei fatti». [Redazione]

Scoperta una flotta affondata nel XIII secolo al largo delle coste del Giappone
È stata recentemente rinvenuta al largo delle coste nipponiche e identificata come parte di una flotta mongola salpata per il Giappone nell’ultima parte del XIII secolo. Una scoperta che illustra come il Paese sia ricco di siti archeologici sottomarini tra oceano, laghi e fiumi. Nel 1274 e nel 1281, il capo mongolo Kublai Khaninviò due spedizioni militari in Giappone, conosciute come le «invasioni mongole». Varie indagini erano state condotte a fasi alterne sin dagli anni ’80, un team di ricercatori guidato da Yoshifumi Ikeda, professore di archeologia all’Università di Kokugakuin, ha trovato una delle navi nel 2011 quando lavorava all'Università delle Ryukyu. Nuovi elementi stanno emergendo dallo scorso autunno: «Osserviamo da vicino la topografia e lo strato del fondale marino e restringiamo la nostra ricerca per trovare le rovine, spiega Ikeda. Penso che abbiamo quasi stabilito un modo per trovare navi intorno a Takashima». [Redazione]

Possibile citazione in giudizio per l’Hermitage di Amsterdam
La minaccia arriva dalla rivista belga «Hart» che riscontra tra somiglianze il suo brand e il nuovo logo e nome del museo rinominato H’ART Museum. La casa editrice sta ora valutando un’azione legale. Troppo simile il carattere, il logo e l’uso delle maiuscole e minuscole, sebbene il museo abbia un apostrofo dopo la H. «“HART ha dato all’Hermitage Amsterdam ampie opportunità di presentare una risposta adeguata, ma non è riuscita a farlo”, si legge nel comunicato stampa. “In queste circostanze, la rivista non ha altra scelta che esplorare ulteriormente le opzioni legali”», scrive Taylor Dafoe su «Artnet». [Redazione]

L’innovazione italiana di ValutaOpere, la startup che aiuta a vendere opere d’arte
Ideata da Alessandro Ghilarducci, Renato Junior Romino e Luca Gianneschi per aiutare a vendere e comprare opere d’arte al giusto prezzo, si avvale di un algoritmo, Vobot, capace di individuare la casa d’aste più adatta a ogni specifica opera. ValutaOpere è davvero un grande aiuto in un mercato, quello dell’arte, che nel 2022 ha raggiunto nel mondo 67,8 miliardi di dollari (1,5 miliardi di euro in Italia nel 2021, secondo Nomisma) e accolto numerosi nuovi giovani collezionisti e acquirenti grazie anche al potenziamento delle piattaforme e strategie digitali. [Forbes]

Arriva al cinema in autunno la più grande retrospettiva su Vermeer della storia
Allestita nel Rijksmuseum di Amsterdam fino allo scorso 4 giugno, la mostra dedicata la pittore olandese del Seicento Johannes Vermeer ha registrato 650mila biglietti venduti. Per chi non è riuscito a vederla o per chi volesse ulteriormente ripercorrerla arriva al cinema il 2, 3, 4 ottobre (elenco sale nexodigital.it) «Vermeer. The Greatest Exhibition», film documentario che ha già incassato quasi 2 milioni di dollari al botteghino. Una visione privata di questa spettacolare mostra in compagnia del direttore del Rijksmuseum e dei curatori dell’esposizione definita epocale dalla stampa di settore: la più grande mai dedicata esclusivamente al «maestro della luce», con 28 delle sue 35 opere conosciute. Era la prima volta che così tanti capolavori di Vermeer si ritrovavano riuniti in un unico luogo. [Redazione]

Mostre che aprono
Sarà inaugurata il 22 luglio nel Cape Ann Museum a Gloucester in Massachusetts la mostra «Edward Hopper & Cape Ann: Illuminating an American Landscape», visibile fino al 22 ottobre. Edward Hopper (1882-1967) impiegò più di quarant’anni per vendere più di un dipinto. La svolta avvenne nell’estate del 1923, proprio nel villaggio costiero di Gloucester, nel Massachusetts, popolare rifugio per artisti dove tutto cambiò. È il tema della mostra curata da Elliot Bostwick Davis in collaborazione con il Whitney Museum con più di 60 dipinti, stampe e disegni, comprese sette opere della moglie Josephine (Jo) Nivison Hopper, che a Gloucester conobbe e influenzò il marito. Cinque estati a Cape Ann determinarono le fortune artistiche di Hopper e il suo stile maturo. [Louis Shadwick]

Si svolge dal 21 al 24 luglio nella Hudson Valley e Catskills, vicino a New York City, la quarta edizione dell’Upstate Art Weekend, con oltre 130 gallerie d’arte, musei, residenze e progetti creativi. La scena artistica della zona ha acquisito importanza nel Novecento, grazie agli artisti che vi si rifugiavano, lontano dallo stress e dalle pressioni della vita cittadina. Nuova linfa è arrivata durante la pandemia di Covid-19, con molti artisti e gallerie in fuga da Manhattan. La fondatrice Helen Toomer, che è anche direttrice di Photofairs New York e del programma di residenza Stoneleaf Retreat, ha affermato che Upstate New York è complementare alla Grande Mela. Quaranta gallerie saranno ospitate nell’ex edificio industriale Nada, altre mostre includono opere e performance di Oglála Lakȟóta, Anina Major e Sagarika Sundaram, solo per citarne alcuni. [Redazione]

In occasione dei 90 anni del Museo nazionale dell’Automobile di Torino, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedica un focus all’artista londinese Julian Opie (1958). Intitolata «Image you are driving», la mostra è visibile dal 20 luglio al 3 settembre. « Al centro del progetto espositivo emerge l’immaginario dell’automobile, un soggetto esplorato da Opie nel corso degli anni Novanta e nei primi Duemila con il suo caratteristico tratto fondato sull’impersonalità e la semplificazione formale a cavallo tra stilemi pop e minimalisti», spiegano dal museo.

Notizie dal MiC
Mercoledì 19 luglio, nell’anno in cui si festeggiano i 150 anni dalla nascita del tenore Enrico Caruso, Napoli inaugura il primo museo nazionale a lui dedicato, allestito all’interno di Palazzo Reale. La monumentale Sala Dorica accoglierà non solo un’esposizione di cimeli carusiani, ma una vera e propria stanza delle meraviglie, con animazioni in 3D e piattaforme multimediali, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche, un caleidoscopio di effetti rivolto a un pubblico eterogeneo che coinvolgerà i bambini come gli appassionati, gli addetti ai lavori e i visitatori da tutto il mondo.

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