NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 17 GENNAIO 2023

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MARTEDÌ 17 GENNAIO 2023

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Particolare di «Danza sulla spiaggia», di Edvard Munch, in vendita da Sotheby’s. © Sotheby’s

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In Francia tre leggi quadro per le restituzioni.

In Francia il 2023 sarà l’anno delle restituzioni, stando all’annuncio della ministra francese della Cultura, Rima Abdul Malak, in un’intervista a «Le Monde». Saranno presentate al Parlamento ben tre leggi quadro: la prima volta a facilitare la restituzione dei beni culturali stranieri; la seconda tesa ad agevolare invece la restituzione dei resti umani conservati nei musei. Il terzo testo darà impulso al movimento di restituzione beni appartenenti a cittadini ebrei saccheggiati durante l’occupazione nazista. «Dobbiamo andare fino in fondo al nostro dovere di ricordare», ha detto la ministro. [Le Figaro]

02

Partono i lavori per il Museo d’Arte di Beirut.

Negli ultimi quattro anni Beirut è stata colpita da una serie di pesanti crisi: la peggiore  il 4 agosto 2020 con l’esplosione nel porto di centinaia di tonnellate di nitrato di ammonio che ha ucciso centinaia di persone, ne ha ferite migliaia e ha causato danni per miliardi di dollari. Il Libano era all’epoca preda da quasi un anno di una crisi economica che la Banca mondiale ha classificato tra le dieci peggiori al mondo dal 1850. «Spesso i nostri interlocutori ci guardano sbalorditi quando diciamo che in mezzo a questa crisi, con bocche affamate da sfamare, senza gas e senza elettricità, stiamo costruendo un museo in Libano», ha riferito durante un incontro sul progetto museale tenutosi al MoMA di New York lo scorso novembre Taline Boladian, condirettrice del Beirut Museum of Art (BeMA), uno dei più bei musei del Medioriente, ricco di 2.500 opere d’arte. «Ora, prosegue Boladian, dobbiamo preservare la nostra identità nazionale, proprio in questo momento di crisi». I lavori preliminari nel sito del futuro museo sono iniziati una anno fa e gli scavi per i vari livelli sotterranei dovrebbero partire a febbraio. [Benjamin Sutton]

03

Attezione a restituire ai Paesi d’origine reperti «avvelenati» da pesticidi.

Mentre in Europa e Nord America prende piede il movimento internazionale per la restituzione di oggetti provenienti da collezioni etnologiche, i musei tedeschi si stanno sensibilizzando di fronte a un dilemma etico. L’ampio uso di pesticidi per la disinfezione rende gli oggetti pericolosi per la loro contaminazione con sostanze altamente tossiche. [The Guardian]
 

04

Una «Danza» di Edvard Munch in vendita a Londra da Sotheby’s il primo marzo.

«Danza sulla spiaggia», un dipinto di grande formato di Edvard Munch che insieme a una versione dell’«Urlo» era stato nascosto in un fienile in una foresta norvegese per sottrarlo alle razzie naziste, andrà in asta da Sotheby’s a Londra il primo marzo con una stima compresa tra 15 e 25 milioni di dollari. L’incasso della vendita dell’opera sarà diviso con gli eredi di Curt Glaser, critico d’arte e collezionista tedesco che nel 1934 a Berlino, mentre fuggiva dai nazisti, fu costretto a vendere l’opera. Pochi mesi dopo, Thomas Olsen, un armatore norvegese e vicino di Munch, acquistò «Danza sulla spiaggia» in un’asta ad Oslo insieme ad altre opere dell’artista. Sia Glaser sia Olsen erano stati amici e mecenati del pittore, che dipinse i ritratti di entrambe le loro mogli. L’opera faceva parte di un fregio di 12 pannelli commissionato nel 1906 dal regista Max Reinhardt per il suo teatro a Berlino. [Anny Shaw]
 

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Gli agricoltori andalusi scettici sulla candidatura Unesco del loro paesaggio.

Vacilla la candidatura del «Paesaggio dell’oliveto andaluso» a sito del Patrimonio mondiale Unesco. Dopo otto anni di lavori e quando il fascicolo stava ormai per essere inviato al Comitato del Patrimonio Mondiale per la sua valutazione nel 2024, le aspirazioni di gran parte del settore olivicolo andaluso e delle istituzioni pubbliche hanno subito una brusca battuta d’arresto a causa delle accuse presentate da tre organizzazioni agrarie. Asaja, Coag e Cooperativas Agroalimentarias esprimono il rifiuto dei proprietari delle aziende olivicole, che hanno compreso che «sia il diritto di proprietà sia la stessa libertà di impresa sono seriamente lesi da questa catalogazione». [El País]

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Come procedono i lavori alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

L’11 gennaio nella Basilica del Santo Sepolcro il patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, e il rappresentante del patriarca armeno di Gerusalemme, Nourhan Manoughian, si sono incontrati presso l’Edicola del Sepolcro, dove sono in corso i lavori per il restauro della pavimentazione e gli scavi archeologici. Francesca Romana Stasolla, del Dipartimento di Studi sul Mondo antico dell’Università La Sapienza di Roma, direttrice degli scavi, ha mostrato ai capi delle Comunità responsabili della Basilica lo stato di avanzamento dei lavori. Le indagini archeologiche stanno interessando parte della navata nord della basilica (Archi della Vergine) e parte della rotonda nord-occidentale; i lavori si svolgono a ciclo continuo, di giorno e di notte, e l’elaborazione dei materiali prodotti viene realizzata in tempo reale tra Gerusalemme e Roma, dove lavora il resto dell’équipe. I dati elaborati nel corso dello scavo vengono inseriti in un database collegato alle differenti fonti storiche e di archivio. [Redazione]

07

A Palazzo Barberini è partito il restauro di un dipinto di Andrea Camassei.

«La caccia di Diana» di Andrea Camassei (Bevagna, 1602-Roma, 1649), olio su tela conservato a Roma nelle Gallerie Nazionali di Arte Antica-Palazzo Barberini, tornerà presto alle condizioni originarie. Sono infatti iniziati i lavori di restauro della grande tela (293x403 cm), resi possibili grazie alla sponsorizzazione di Teleperformance Italia, azienda leader mondiale nell’offerta di servizi di Contact Center associata all’Associazione Civita. Il dipinto è una delle due grandi tele commissionate tra il 1630 e il 1638 da Taddeo Barberini, nipote di papa Urbano VIII, a Andrea Camassei, e nel corso di quest’anno verrà esposta in una grande mostra dedicata al quarto centenario del pontificato di Urbano VIII in programma a Palazzo Barberini. [Redazione]

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Nuova sezione per il Museo di Santa Giulia a Brescia.

Il 22 gennaio il Museo di Santa Giulia di Brescia apre la nuova sezione dell’età romana, con un percorso espositivo innovativo, improntato agli attuali standard di accessibilità. Il progetto, promosso da Fondazione Brescia Musei, Comune di Brescia, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, con il supporto di Regione Lombardia, Fondazione CAB e Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Lions Brescia Vittoria Alata e la sponsorizzazione tecnica di Agliardi e a2a, propone ai visitatori un’immagine della città antica aggiornata sulla base dei più recenti studi e dei risultati emersi da indagini archeologiche urbane. [Redazione]

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Nuove aperture nel Palazzo Reale di Napoli.

«Il 2022 è stato un anno d’oro per Palazzo Reale e per il turismo in città, risultato che ci impone di migliorare ancora l’offerta e i servizi per i turisti e i cittadini, ha dichiarato il direttore del Palazzo Reale di Napoli Mario Epifani. Nel 2023 offriamo nuovi spazi ai nostri visitatori come quello dell’Androne delle Carrozze, che inaugureremo con una mostra fotografica sui danni di guerra al Palazzo e che sarà possibile visitare gratuitamente tutti i giorni della settimana. In programma per marzo una mostra, in collaborazione col Museo di Capodimonte, incentrata sulla Flagellazione di Caravaggio. A seguire, nella rinnovata Sala Dorica verrà inaugurato un museo permanente dedicato a Enrico Caruso nel 150mo anniversario della sua nascita». [Redazione]

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A Saluzzo una sala di numismatica nel museo di Casa Cavassa.

Sono terminati i lavori per allestire l’ambiente che accoglierà la collezione delle «Monete del Marchesato», un lascito dello scomparso collezionista Pierino Battisti alla città di Saluzzo (Cn). La Sala della Lobbia di Casa Cavassa, a restauro concluso, si prepara a ospitare l’allestimento storico-scientifico della collezione a cura di Giorgio Fea, studioso di numismatica, membro della Società per gli studi storici e socio onorario del Circolo Bodoni. [Redazione]

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Ad «Art Night» il Renzo Piano Building Workshop.

Nella puntata di «Art Night» del 18 gennaio, che verrà trasmessa in prima visione alle 21.15, Neri Marcorè presenta «Inside Renzo Piano Building Workshop», un documentario di Francesca Molteni, diretto da Claudia Adragna e Davide Fois, che segue il lavoro di uno degli studi di architettura più straordinari al mondo. Il Renzo Piano Building Workshop è un luogo dove si ricerca, si sperimenta, si produce collettivamente. Cinque i progetti scelti e seguiti per un anno e mezzo in diverse fasi di concezione e realizzazione: l’Academy Museum of Motion Pictures a Los Angeles, inaugurato nel 2021; il Cern’s Science Gateway a Ginevra, in Svizzera, ancora in corso d’opera; l’École Normale Supérieure di Parigi-Saclay, completata nel 2020; il Snf Thessaloniki General Hospital a Sparta, in Grecia; il Marunouchi Tokio Marine a Tokyo. «Art Night» è un programma di Silvia De Felice e di Emanuela Avallone, Massimo Favia, Alessandro Rossi. La regia è di Andrea Montemaggiori. [Redazione]

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La giuria per la selezione della Capitale Italiana della Cultura 2025.

Il 9 gennaio è stata nominata la giuria per la selezione della città Capitale Italiana della Cultura 2025. Entro il prossimo 5 aprile, la giuria indicherà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo per il 2025. Sono già note le capitali dei prossimi due anni: Procida passerà il testimone tra pochi giorni a Bergamo e Brescia, città alle quali è stato conferito congiuntamente il titolo del 2023. Alle due città lombarde seguirà nel 2024 Pesaro. La città vincitrice riceverà un contributo di 1 milione di euro. Sono 15 le città in corsa per il 2025. • Agrigento – Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali; • Aosta – Aostæ Città Plurale; • Assisi (Pg) – Assisi. Creature e creatori; • Asti – Dove si coltiva la cultura; • Bagnoregio (Vt) – Essere Ponti; • Città Metropolitana di Reggio Calabria – Locride 2025. Tutta un’altra storia; • Enna – Enna 2025. Il mito nel cuore; • Monte Sant’Angelo (Fg) – Monte Sant’Angelo 2025: un Monte in cammino; • Orvieto (Tr) – Meta meraviglia la cultura che sconfina; • Otranto (Le) – Otranto 2025. Mosaico di Culture; • Peccioli (Pi) – ValdEra Ora. L’arte di vivere insieme; • Pescina (Aq) – La cultura non spopola; • Roccasecca (Fr) – Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità; • Spoleto (Pg) – La cultura genera energia; • Sulmona (Aq) – Cultura è metamorfosi. La giuria, presieduta dal giornalista Mario Sechi, direttore dell’Agi (Agenzia Giornalistica Italiana) è composta da: Salvatore Adduce (ex sindaco di Matera); Paolo Asti (ex assessore del Comune della Spezia), Luca Brunese (rettore dell’Università del Molise), Maria Luisa Catoni (professoressa di Storia e Archeologia dell’Arte Antica alla Scuola Imt Alti Studi di Lucca), Luisa Piacentini (consigliera comunale di Marano Equo, Rm) e Isabella Valente, professoressa di Storia dell’Arte Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II.

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Mostre che aprono Il tema della Shoah in sei musei civici di Roma.

Dal 18 gennaio al 12 febbraio in sei musei civici di Roma altrettante opere di artisti trattano il tema della Shoah, nella mostra «Zakhor/Ricorda».  Alla Centrale Montemartini l’installazione di Boaz Arad, «The Nazi Hunters Room», mostra un tappeto al silicone con le fattezze di Adolf Hitler. Al Museo dell’Ara Pacis Vardi Kahana espone la foto della madre e delle zie dove sono tatuati tre numeri consecutivi: A-7760, A-7761, A-7762, tragici segni che diventano parte della loro identità. «Man walking on railways», di Dani Karavan, al Museo di Palazzo Braschi è un montaggio di sequenze in cui appare l’immagine di un uomo che percorre le rotaie fino a quando non svanisce in lontananza. Al Museo di Trastevere l’opera «Whose Spoon Is it?» di Simcha Shirman è un cucchiaio solcato da segni posato su un tagliere. Micha Ullman, alla Galleria d’Arte Moderna, presenta «Seconda casa (Gerusalemme-Roma) Giornata della memoria 27 gennaio 2004»: un piccolo monumento posto su un marciapiede, due case stilizzate in una sorta di clessidra scavata sul marciapiede. Al Museo di scultura antica Giovanni Barracco Maya Zack espone «Counterlight, 2016»: una donna intenta a calcolare, leggere, ritagliare parole e immagini, ricucendo e ricomponendo una vicenda che ha determinato l’orrore nel cuore della colta Europa. Promotori delle mostre sono Roma Culture, Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ambasciata d’Israele in Italia e Comunità Ebraica di Roma. [Tina Lepri]

Redazione, 17 gennaio 2023 | © Riproduzione riservata