NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 16 MARZO 2023

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GIOVEDÌ 16 MARZO 2023

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I manifestanti greci che sono scesi in piazza ad Atene il 14 marzo contro il Ministero ellenico della Cultura

01

Accordo fra l’Arabia Saudita e il Centre Pompidou per un museo d’arte contemporanea ad Alula.

L’Arabia Saudita e il Centre Pompidou di Parigi hanno siglato un accordo di partnership, con un avvicinamento delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, per la creazione di un futuro museo di arte contemporanea dedicato ad artisti del mondo arabo. L’obiettivo è sviluppare un progetto museale su larga scala la cui apertura è prevista per il 2027-28 nel sito di AlUla. Il Pompidou, recita un comunicato, «metterà a disposizione la sua competenza scientifica e tecnica nella formazione del personale, in particolare in termini di conservazione e gestione delle collezioni». L’accordo è stato siglato da Laurent Le Bon, presidente del museo francese, e Nora Aldabal, direttrice della programmazione artistica e culturale della commissione reale saudita, alla presenza dei Ministri della Cultura dei due Paesi. Dopo l’Arabia Saudita, il museo parigino starebbe valutando, a partire dal 2025, una partnership in Corea del Sud, a Seul. Lo scrive l’Agence France Press. [Redazione]

02

Grecia, archeologi contro il ministero: «Il governo concede aree di interesse storico per progetti edilizi».

Il 14 marzo gli archeologi statali hanno inscenato una protesta di cinque ore davanti al Ministero della Cultura ad Atene per protestare contro la selvaggia aggressione del capo della sovrintendenza delle isole Cicladi in un sobborgo della capitale greca, un incidente che, a loro dire, è legato alla violenza «di stampo mafioso» che colpisce coloro che hanno il compito di preservare il patrimonio antico del Paese. La scorsa settimana l’archeologo Manolis Psarrosan, 58 anni, dipendente dell’Eforato delle Antichità delle Cicladi, è stato lasciato in strada privo di sensi con «costole rotte e fratture al naso e al volto». Psarrosan da tempo cerca di impedire la costruzione di un complesso alberghiero nell’isola di Mykonos, in un’area di vitale interesse archeologico. Gli studiosi puntano anche il dito contro Lina Mendoni, ministra greca della Cultura, accusata di concedere le aree di interesse archeologico per progetti edilizi privati, e così hanno scioperato unendosi alle numerose proteste in corso nel Paese in questi giorni. [Redazione]

03

L’ultima opera di Banksy non esiste più.

L’anonimo street artist britannico ha postato su Instagram le foto di una sua opera, con la sagoma di un ragazzo con il suo gatto che sembra aprire le tende metalliche che coprono una finestra sbarrata, opera realizzata su una casa colonica fatiscente a Herne Bay, una città costiera del Kent, nel Regno Unito, e di una squadra di muratori che sta per abbattere la struttura. L’artista ha condiviso pochi dettagli sull’opera o sulle circostanze della sua distruzione, a parte il titolo, «Morning is Broken». «Non avevamo idea che fosse un Banksy», ha dichiarato l’imprenditore George Caudwell a Kent Online. «Mi ha fatto star male l’idea che si trattasse di un Banksy, siamo sconvolti». A quanto pare, la parte di casa su cui stava l’opera di Banksy è stata la prima che gli operai hanno abbattuto. La casa risaliva al 1529. [Redazione]

04

Restaurata e ricomposta la statua di Atena di Castro.

A Castro (Le) è stata presentata al pubblico il 14 marzo, al termine della fase di restauro, una statua di Atena ritrovata nel comune salentino tra il 2014 e il 2015. La porzione del busto ritrovata otto anni fa è stata, infatti, ricongiunta a quella della parte inferiore del corpo che era emersa l’anno precedente nel corso di una campagna di scavi. Al 2008 risale il ritrovamento di una statuetta in bronzo di Atena Iliaca (ca 12 cm di altezza), databile al IV secolo a.C. Della stessa epoca, ma di ben altre dimensioni (è alta 3 metri e 40 centimetri) è la statua svelata all’interno del Museo Archeologico della cittadina. Realizzata da maestri tarantini in pietra leccese, è la scultura greca più grande di quelle rinvenute in tutta la Magna Grecia. Ora è priva solo degli arti superiori e della testa. Ma il professor Francesco D’Andria, direttore scientifico del restauro, è fiducioso di poter trovare quest’ultima. [Redazione]

05

Riapre la Casa della Gemma ad Ercolano.

Riapre al Parco Archeologico di Ercolano (Na) la Casa della Gemma, scavata e recuperata da Amedeo Maiuri nel 1934. Aperta dal 16 marzo al 3 giugno, la residenza imperiale, delimitata da un’immensa fila di colonne doriche un tempo affacciate sul mare, è tappezzata di splendidi mosaici sui quali furono rinvenuti parte dei gioielli di Livia Drusilla, sposa a sedici anni di Tiberio Claudio Nerone. Una occasione per visitare, alla Reggia di Portici (Na), la rara mostra sul legno intitolata «Materia. Il legno che non bruciò a Ercolano»: vasto patrimonio fatto di finestre, arredi, mobili e raffinate decorazioni intagliate, aperta fino al 31 dicembre. [Tina Lepri]

06

Due mummie egizie restaurate a Bologna.

Il Museo Civico Archeologico di Bologna ha portato a termine il progetto «Mummies. Il passato svelato», finalizzato alle indagini diagnostiche e al restauro di due mummie umane custodite nei magazzini del museo: la mummia con il sudario dipinto e la mummia di fanciullo con tre tuniche, appartenenti rispettivamente alle collezioni formate dall’artista bolognese Pelagio Palagi (1775-1860) e da Federico Amici (1828-1907), che ricoprì incarichi in Egitto per conto di Tawfiq Pasha (1852-92). Lo studio antropologico e paleopatologico è stato condotto da Eurac Research di Bolzano in collaborazione con il Dipartimento di Radiologia dell’Ospedale di Bologna. Dopo le cure del Centro Conservazione e Restauro «La Venaria Reale», la mummia, appartenuta a una donna vissuta in epoca romana (I-II secolo d.C.), torna ad essere esposta nel museo. Sono solo due al mondo i resti umani mummificati ancora avvolti in sudari integri di questo tipo e di questa epoca. L’intervento conservativo che ha interessato l’altra, la mummia di un fanciullo accuratamente avvolto in tre tuniche, databile all’Egitto Medievale (XIII secolo d.C.), è stato invece svolto dalla restauratrice di tessuti antichi Irene Tomedi dell’Accademia Tessile Europea di Bolzano. Nei mesi di marzo e aprile il Museo Civico Archeologico promuove un ciclo di conferenze aperte al pubblico. L’iniziativa sarà presentata alla stampa domani 17 marzo, alle ore 12, presso la Sala Risorgimento del museo bologese. [Redazione]

07

Il Museo d’Arte Contemporanea di Marsiglia riapre dopo quattro anni di lavori di rifunzionalizzazione.

Il 7 aprile, il Mac-Musée d’Art Contemporain di Marsiglia accoglierà nuovamente i visitatori dopo quattro anni di lavori per la sua ristrutturazione. Tra le novità, un nuovo spazio per l’accoglienza, sale espositive completamente reinventate e una terrazza sul tetto con vista sulla città. Il museo marsigliese riaprirà con un’esposizione dell’italiana Paola Pivi. [Redazione]

08

Riqualificato e valorizzato il Cortile di San Cosimato a Roma.

A Roma si è concluso il progetto di riqualificazione e valorizzazione del Cortile di San Cosimato, rinominato Cortile in Mica Aurea, nel quartiere Trastevere. La riqualificazione del cortile, all’interno del Presidio Nuovo Regina Margherita della Asl Roma 1, è stata sostenuta da Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano Ets e Intesa Sanpaolo. Un documento del Regesto Farfense testimonia che il nobile romano Benedetto Campagna fondò, verso la metà del X secolo, un monastero dedicato ai santi Cosma e Damiano «in mica aurea», perché costruito sulla sabbia presente sulle pendici del Gianicolo, dal colore dorato, più noto come San Cosimato, appellativo derivato dalla contrazione dei due nomi. Cosma e Damiano erano due fratelli medici che furono torturati e decapitati sotto Diocleziano nel 303 a Ciro, presso Antiochia. I lavori di costruzione del monastero terminarono nel 1069 e nello stesso anno papa Alessandro II consacrò la chiesa, come ricorda la lapide tuttora lì conservata. [Redazione]

09

Riaprono tutti i musei del Sacro Monte di Varese.

Dopo la consueta chiusura invernale, da sabato 18 marzo riaprono ufficialmente tutti i musei del borgo: la Casa Museo Pogliaghi, il Museo Baroffio e la Cripta del santuario tornano a essere aperti ai visitatori. Sono tre luoghi che valorizzano ulteriormente il Sacro Monte varesino, iscritto nel 2003 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. La Casa Museo Pogliaghi è aperta il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle 10 alle 13, la Cripta e il Museo Baroffio sono aperti negli stessi giorni dalle 14 alle 18. Sabato, domenica e festivi tutti e tre i musei sono aperti dalle 10 alle 18. [Redazione]

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Riapre il Museo Borsalino di Alessandria.

Dal 4 aprile, anniversario dell’uscita nel 1857 del primo cappello dall’atelier del fondatore Giuseppe, la città di Alessandria riaprirà, in una nuova veste, il Museo Borsalino nell’antica sede (corso Cento Cannoni, 21), che ora ospita un dipartimento dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. [Redazione]

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Mostre che aprono Cambellotti per il giubileo della Galleria Russo.

A Roma la Galleria Russo festeggia i 125 anni dalla fondazione con una mostra di 160 opere del poliedrico artista romano Duilio Cambellotti, scultore, illustratore, decoratore, scenografo e artista visivo, morto nel 1960. La mostra, dal 16 marzo al 6 aprile, ideata in occasione del centenario della Prima Biennale di Arti Decorative di Monza (1923), è intitolata «Duilio Cambellotti alle Biennali di Monza e oltre. Raccogliere una forma attorno a un pensiero» ed è curata da Daniela Fonti e Francesco Tetro, responsabili scientifici dell’Archivio dell’Opera di Cambellotti. Il percorso monografico della mostra, lavori dal 1899 al 1939, ricolloca l’artista, teorico dell’opera d’arte totale, nel suo mondo multidisciplinare preferito: il lavoro nelle arti decorative e nel rinnovamento degli oggetti d’uso in Italia. [Tina Lepri]

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Urbano VIII e i Barberini a Palazzo Barberini.

Domani 17 marzo alle ore 11 si terrà a Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, la conferenza e anteprima stampa della mostra «L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini», che celebra il 400mo anniversario dell’elezione di Maffeo Barberini al soglio pontificio col nome di Urbano VIII. Con l’introduzione di Massimo Osanna, direttore generale Musei Ministero della Cultura, presentano la mostra Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica con Sebastian Schütze, rettore dell’Università di Vienna e Maurizia Cicconi, curatrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Dalle ore 18 alle 21 si terrà l’inaugurazione della mostra aperta al pubblico. [Redazione]

Redazione, 16 marzo 2023 | © Riproduzione riservata