Giorno per giorno nell’arte | 1 febbraio 2023

In Utah in pericolo un vasto sito archeologico | Un Adriaen Van Der Werff va restituito agli eredi dei legittimi proprietari | Cinque nuovi disegni attribuiti a Botticelli | Un Bernardo Cavallino entra nella National Gallery di Londra | Il Museo della Vagina di Londra chiude e cerca casa | La giornata in 14 notizie

Il «San Bartolomeo» di Bernardo Cavallino acquistato dalla National Gallery di Londra (particolare). Cortesia The National Gallery, Londra
Redazione |

Preziosi petroglifi dei nativi americani in pericolo nello Utah orientale. Lo statunitense Bureau of Land Management (Blm), ente che collabora con il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti per il controllo e la supervisione delle terre federali, sta valutando la proposta di rifacimento di un tratto di strada di più di 8 chilometri in un’area dello Utah orientale così ricca di petroglifi indigeni da essere stata soprannominata «la galleria d’arte più lunga del mondo», sollevando preoccupazioni sui rischi per questi siti archeologici. L’allargamento e il raddrizzamento della Wells Draw Road nel Gate Canyon, vicino all’intersezione con il Nine Mile Canyon, creerebbe un’arteria stradale che, secondo i funzionari locali, potrebbe veder transitare fino a mille veicoli al giorno, di cui più della metà grandi autocisterne che viaggiano tra i giacimenti di petrolio a nord, vicino a Myton, e le strutture di carico ferroviario a sud, vicino a Wellington. [Benjamin Sutton]

Un dipinto di Adriaen Van Der Werff deve essere restituito agli eredi di una famiglia affine di Marcel Proust
. Un tribunale francese ha ordinato alla casa d’aste Christie’s di restituire agli eredi di un banchiere francese e lontano parente di Marcel Proust un dipinto olandese del XVIII secolo, oggetto di una richiesta di restituzione. Il dipinto al centro della controversia, «La Maddalena penitente», fu realizzato nel 1707 da Adriaen Van Der Werff. Faceva parte di una collezione di proprietà di Lionel Hauser, cugino di Proust, che sostenne finanziariamente lo scrittore fino al 1920. L’opera, che era stata messa in vendita da Christie’s a Londra nel 2018 e che era stata venduta l’ultima volta dalla casa d’aste più di dieci anni prima, nel 2005, era stata confiscata dai nazisti a Hauser durante la seconda guerra mondiale. [Redazione]

Cinque nuovi disegni attribuiti a Botticelli: li si vedrà in mostra a San Francisco. Nella grande mostra dedicata ai disegni di Sandro Botticelli (1445-1510 ca), che verrà inaugurata il 18 novembre di quest’anno alla Legion of Honor di San Francisco, verranno presentate circa sessanta opere, tra cui cinque disegni solo recentemente attribuiti al maestro fiorentino. «Botticelli è universalmente conosciuto per l’eleganza delle composizioni, la sinuosità delle figure e la squisita eleganza dei panneggi, ma è sorprendente che nessuna mostra sia stata dedicata ai suoi disegni preparatori», afferma Thomas P. Campbell, direttore del Fine Arts Museums di San Francisco. «In parte, ciò è dovuto al fatto che i disegni sopravvissuti sono relativamente pochi e dispersi in molte collezioni in tutto il mondo», dice. «Inoltre, l’attribuzione dei disegni di quest’epoca è una disciplina difficile e complessa, un argomento che pochi possono affrontare con autorevolezza». La mostra chiuderà l’11 febbraio 2024. [José da Silva]

Un Bernardo Cavallino entra nella National Gallery di Londra. La National Gallery di Londra è stata l’acquirente del «San Bartolomeo» di Bernardo Cavallino (1640-45 ca) venduto da Sotheby’s a New York il 27 gennaio nell’ambito della vendita della collezione Fisch Davidson. Il dipinto è stato aggiudicato a 3,92 milioni di dollari diritti compresi, contro stime (che non comprendono i diritti) di 2,5-3,5 milioni, un prezzo d’asta record per l’artista. A quanto ci risulti il dipinto è stato acquistato con i fondi degli American Friends of the National Gallery. Il «San Bartolomeo», la cui autografia non è stata subito riconosciuta, ha una storia di mercato di «sleeper». Nel 1988 fu pubblicato e illustrato per la prima volta, sempre da Sotheby’s, per una vendita di Amsterdam, erroneamente registrato come di «Scuola spagnola» e offerto con una stima di 25-30mila fiorini olandesi. Due offerenti riconobbero il suo potenziale di importante dipinto italiano e l’opera salì a 535mila fiorini (equivalenti allora a circa 280mila dollari). L’acquirente finale fu la galleria Colnaghi, con sede a Londra e New York, che fece ricerche sul dipinto e due anni dopo lo attribuì a Bernardo Cavallino. Il «San Bartolomeo» è stato esposto come Cavallino dal Metropolitan Museum of Art di New York nel 1999 e accettato dallo storico dell’arte napoletano Nicola Spinosa. [Martin Bailey]

Il Museo della Vagina di Londra chiude e cerca una nuova casa. Il Museo della Vagina di Londra, nel quartiere di Bethnal Green, oggi primo febbraio apre per l’ultima volta al pubblico, essendo scaduto il suo contratto d’affitto calmierato. È la prima istituzione museale «in carne ed ossa» a essere dedicata al sistema riproduttivo femminile e alla cultura e politica che lo circondano, ed è ora in cerca di una nuova casa. «Nel periodo trascorso a Bethnal Green, abbiamo dimostrato ancora una volta quanto il mondo abbia bisogno di un Museo della Vagina», si legge in un comunicato rivolto ai visitatori. «I tempi sono nuovamente incerti per noi, ma ci siamo già passati e ci siamo rialzati più forti che mai. Con una comunità come voi che ci sostiene, sappiamo che possiamo superare anche questo». Il museo era nato nel 2017 come una serie di eventi pop-up in sedi londinesi tra cui la Royal Institution, la Feminist Library e il Freud Museum. [Tom Seymour]

La storia di Fernanda Wittgens. All’indomani della trasmissione su RaiUno del film tv «Fernanda», sulla vita di Fernanda Wittgens, la prima direttrice di Brera, un articolo sul settimanale «Famiglia Cristiana» ne ripercorre le vicende, tra impegno per l’arte (specialmente l’arte lombarda di cui era una raffinata conoscitrice) e impegno per gli esseri umani: per l’aiuto prestato al professor Paolo D’Ancona, docente ebreo, affinché sfuggisse alle leggi razziali rifugiandosi in Svizzera, Fernanda Wittgens fu arrestata. Scomparsa a 54 anni nel 1957, Fernanda Wittgens riposa tra gli illustri del civico mausoleo Palanti al Monumentale di Milano. Il suo nome dal 2014 figura tra i Giusti tra le nazioni. [Famiglia Cristiana]

Aperta al pubblico ad Aquileia la Domus di Tito Macro. Da oggi primo febbraio apre al pubblico tutti i giorni ad Aquileia (Ud) la domus di Tito Macro, una delle più vaste dimore di epoca romana tra quelle rinvenute nel Nord Italia. Sarà aperta a febbraio dalle 10 alle 16 durante la settimana e fino alle 17 sabato, domenica e festivi; a marzo e ottobre dalle 10 alle 18 e durante il periodo estivo fino alle 19. Il biglietto d’ingresso è di 5 euro (intero), 4 euro (ridotto per gruppi inferiori a 15 persone), gratuito per minori di 18 anni, guide turistiche, giornalisti, visitatori disabili, residenti ad Aquileia, membri Icomos e Icom. [Redazione]

Il premio Driskell 2023 a Ebony G. Patterson. L’High Museum of Art di Atlanta ha assegnato il premio David C. Driskell 2023 all’artista Ebony G. Patterson, che vive tra Chicago e Kingston, in Giamaica. Intitolato allo storico dell’arte, curatore e artista che nel 1976 organizzò la mostra spartiacque «Two Centuries of Black American Art: 1750-1955», il premio di 50mila dollari è destinato a «uno studioso o un artista all’inizio o a metà carriera il cui lavoro dia un contributo originale e significativo al campo dell’arte o della storia dell’arte afroamericana». [Redazione]

Gli 80 anni di Marta Minujín. All’età di 80 anni (è nata a Buenos Aires il 30 gennaio 1943), l’artista concettuale argentina Marta Minujín ha davanti a sé un anno fitto di impegni, con mostre alla Pinacoteca di San Paolo, al Jewish Museum di New York e diverse in Europa. Un anniversario che la vede ancora una volta all’apice di una carriera pionieristica e d’avanguardia, iniziata nei primi anni Sessanta. [Infobae]

Per scoprire una Siena insolita. L’Associazione Archeosofica di Siena propone nei sabati del mese di febbraio, nella nuova sede di via Ricasoli 24, quattro conferenze che presentano una Siena insolita e in certi casi poco conosciuta. Si inizia sabato 4 febbraio con un incontro dedicato al Duomo di Siena, visto non come un semplice monumento ma, in modo simbolico, come «Domus Dei», come «Porta del Cielo». L’11 febbraio invece si parlerà de «L’alchimia del Duomo di Siena», con un approfondimento sugli aspetti più segreti del «pavimento alchemico» congegnato da Alberto Aringhieri, cavaliere di Rodi, attivo come operaio del Duomo di Siena dal 1480 al 1505. Il 18 febbraio, con il tema «Siena città templare?», si tornerà alla metà del XII secolo, quando a Siena arrivarono gli ordini monaco-cavallereschi più importanti del Medioevo. Il 25 febbraio, infine, si terrà un «focus» su Ambrogio Lorenzetti, analizzando alcune delle sue opere più significative. [Redazione]

Restaurata la Tenda Rossa della spedizione al Polo Nord di Umberto Nobile. In occasione del 70mo compleanno del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia a Milano, dopo un lungo e complesso restauro torna visibile al pubblico la Tenda Rossa, testimonianza della spedizione scientifica al Polo Nord guidata da Umberto Nobile nel 1928, che diede rifugio per 48 giorni ai superstiti del Dirigibile Italia, precipitato sul pack durante una tempesta. [Redazione]

Matera è un modello per le candidate al titolo di Capitale Europea della Cultura. Il 3 febbraio il sindaco di Matera Domenico Bennardi e l’assessora alla Cultura Tiziana D’Oppido incontreranno in municipio Vicente Marañón de Pablo, vicesindaco di Burgos, città candidata Capitale europea della cultura per il 2031 in Spagna. L’esperienza di Matera è ritenuta da Burgos un esempio per la fase di candidatura, soprattutto per come è stato gestito il programma culturale e il coinvolgimento dei cittadini. [Redazione]

Mostre che aprono
La moda italiana a Seul. In mostra a Seul, Corea del Sud, dal primo al 12 febbraio «L’Italia è di Moda» con cinquanta creazioni inedite di grandi sarti e designer, da Emilio Pucci a Giorgio Armani, Max Mara e tanti altri inventori del «made in Italy». Sono esposti centinaia di disegni e abiti frutto della creatività artistica delle più importanti case di moda italiane. È la celebrazione dei 72 anni dalla famosa prima sfilata, a Palazzo Pitti di Firenze, che cambiò per sempre le sorti della nostra moda e accese i riflettori internazionali sulle abilità sartoriali del Paese che vestiva i personaggi più celebri, creando una rivoluzione di stile. Un percorso tra abiti, tessuti dipinti a mano con tecniche pittoriche ancora segrete, che provengono da archivi e collezioni contemporanee private, nella mostra, voluta dall’Ambasciata italiana di Seul e ideata e curata da Stefano Dominella, amministratore delegato della maison Gattinoni e presidente della Sezione Tessile, Abbigliamento, Moda e Accessori di Unindustria. [Tina Lepri]

Addii

Valerio Castelli. È morto a Milano il 29 gennaio, all’età di 76 anni, l’architetto Valerio Castelli, fondatore nel 1977 della rivista «Modo», della Domus Academy (la prima scuola postuniversitaria di design) e della Design Library di Milano (con sedi anche a Shanghai e a Istanbul). Nato a Milano nel 1946, figlio dell’architetta e designer Anna Ferrieri e dell’ingegnere e imprenditore Giulio Castelli (fondatore nel 1949 della Kartell, ditta produttrice di oggetti in plastica), si laureò nel 1971 in architettura al Politecnico di Milano. Fu art director di aziende come Flou, Kartell e Olivetti. Nel 1979 aveva vinto il Compasso d’Oro. [Redazione]

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Redazione