«Your Arms Outstretched Above Your Head, Coding With the Angels», la nuova personale di Tai Shani, è un caleidoscopio di visioni dai richiami folkloristici. Caratterizzato dalla multidisciplinarietà delle opere in esposizione e da un’atmosfera di sogno, l’evento inaugurale della galleria Gathering si è tenuto a Soho, nel centro di Londra, il 6 ottobre, dove la mostra resterà aperta fino al 6 dicembre.
Per l’occasione, Shani, vincitrice del Turner Prize 2019, ha trasformato lo spazio gestito da Alex Flick e Trinidad Fombella, cofondatori di Gathering, in un grembo rosa carne all’interno del quale i suoi lavori prendono vita in dialogo tra loro.
Accanto all’ingresso, i suoi acquerelli geometrici immergono gli spettatori in scenari metafisici mentre, superata una tenda di plastica trasparente, questi vengono catturati dalla proiezione di «The Neon Hieroglyph» del 2021, film che esplora gli effetti allucinogeni del fungo ergot, la cui presenza nei racconti popolari dell’Italia e della Francia del dopoguerra permea l’estetica ipnotica dell’ultima personale di Shani.
Divisa in nove capitoli per una durata complessiva di un’ora, l’opera «parla del fenomeno della coscienza collettiva», spiega l’artista londinese, partendo dall’analisi «dell’alterità femminile, delle narrazioni contro-patriarcali e dell’esperienza psichedelica».
Al piano sotterraneo, gli stessi temi vengono rielaborati in dipinti surreali, a tratti alchemici, presentati al pubblico su larga scala, e in sculture viscerali spesso plasmate sui volumi del corpo femminile. D’altra parte «Gathering nasce dal desiderio di esplorare nuove frontiere creative, incoraggiando dialoghi e interventi di tipo sociale», raccontano Flick e Fombella.
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