Fuga di cervelli: dopo Rotter e Norman, anche Wyndham

Melanie Gerlis |  | New York

Henry Wyndham, il gentiluomo carismatico presidente di Sotheby’s Europa, è l’ultimo in un crescente elenco di alti dirigenti che hanno deciso di lasciare la casa d’aste. Wyndham, esperto di pittura antica, è uno dei più celebri banditori d’arte del mondo: l’esordio sul podio risale al 1977, quando era da Christie’s. 

Nel 2010 fu l’artefice della vendita da Sotheby’s di «L’homme qui marche I» di Giacometti (1961), venduto a un’aggiudicazione finale di 65 milioni di sterline diritti compresi dopo otto minuti di offerte da lui raccolte che rappresentò, all’epoca, l’opera d’arte più costosa di sempre all’asta (con la cifra espressa in dollari, 104,3 milioni). L’acquirente dell’opera, come si seppe successivamente, era la collezionista e mecenate Lily Safra.

Wyndham, entrato in Sotheby’s 22 anni fa, dice di aver pensato a una sospensione dal lavoro per «almeno un anno», ma la sua decisione giunge ora in tempi
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