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Federico Florian
Leggi i suoi articoliLa sezione «Sound», con installazioni sonore, tra le novità della nuova edizione
Con i 60mila visitatori della scorsa edizione, Frieze London (dal 14 al 17 ottobre nella consueta sede di Regent’s Park) si posiziona al secondo posto nella classifica delle maggiori fiere d’arte contemporanea in Europa, subito dopo il colosso fieristico Art Basel (che, lo scorso giugno, ha totalizzato poco meno di 100mila visitatori).
Qualche numero: oltre 160 le gallerie presenti, provenienti da 30 nazioni diverse. Due le novità: la direzione artistica di Victoria Siddal (direttrice di Frieze Masters e, dal prossimo anno, di Frieze New York), cui i fondatori Matthew Slotover e Amanda Sharp hanno passato il timone dopo dodici anni, e la sezione «Frieze Sound», che comprende lavori audio di Alicja Kwade, Sergei Tcherepnin e Xaviera Simmons, commissionati da Cecilia Alemani (curatrice della newyorchese High Line).
A supportare il progetto sonoro è la Bmw, che trasmette le tracce audio nelle auto del servizio Vip (una raffinatezza più che congeniale a una fiera trendy come Frieze). Mentre la Main Section della fiera ospita, tra le altre, le potenti (e onnipresenti) Gavin Brown, Buchholz, Massimo De Carlo, Gagosian, Lisson e Hauser & Wirth, la sezione «Focus» è dedicata alle gallerie più giovani e promettenti: espongono qui per la prima volta Antenna Space di Shanghai e Hopkinson Mossman di Auckland; tra le italiane, la napoletana Fonti (completano la pattuglia italiana Noero, Raucci/Santamaria e T293).
A un anno dal suo debutto, «Live» presenta lavori di performance art e arte partecipativa; la sezione include lavori di Rancourt/Yatsuk, Tunga e Amalia Ulman, brillante artista digitale nata a Buenos Aires. Insieme al Parco delle Sculture, fiore all’occhiello della fiera londinese è Frieze Projects, a cura di Nicola Lees (di cui fa parte anche Frieze Film, un programma di film e video d’artista): Rachel Rose, vincitrice del Frieze Artist Award 2015, espone un modellino della struttura della fiera che riproduce le frequenze sonore emesse dalla fauna che abita Regent’s Park; tra gli altri artisti del progetto, il collettivo ÅYRBRB, Lutz Bacher e Thea Djordjadze, che presenta una nuova serie di sculture mobili ispirate alle piante contenute nello studio di Matisse.
Parallelamente a Frieze, la fiera d’arte antica e moderna Frieze Masters (14-18 ottobre) apre la sua quarta edizione sempre all’interno di Regent’s Park. Una menzione va al microcosmo di fiere satelliti che ruotano attorno a Frieze nella stessa settimana di ottobre: prima fra tutte la sperimentale (e gratuita) Sunday, dedicata ad artisti e gallerie emergenti, tra le quali figurano Michael Benevento di LA, Frutta di Roma, Levy Delval di Bruxelles e Supplement di Londra.
O ancora, The Other Art Fair e Moniker, entrambe dedicate al contemporaneo (15-18 ottobre); la fiera di multipli ed edizioni d’artista Multiplied (16-18 ottobre), sponsorizzata da Christie’s; PAD London (14-18 ottobre), specializzata in design e arte decorativa; e 1:54 (15-18 ottobre), interamente votata all’arte contemporanea africana.
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