Il fotografo newyorkese Marshall Vernet (1956) esplorando Roma riesce a vedere un esile lembo di terra ideale, una sorta di «no man’s land», tra la storia stratificata della città e la cronaca del vivere quotidiano, in altre parole l’armonia e la bellezza eterne che non l’hanno mai lasciata.
Dall’11 al 31 maggio la galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art presenta «A roam through Rome», esposizione di una quindicina di fotografie di Vernet che fissano frammenti di una città in divenire: «Appassionato di filmografia classica francese e italiana, Vernet lascia al bianco e nero e a una stampa su una carta cotone, il compito di rievocare le atmosfere tragiche e delicate dei film di Fellini, De Sica e Godard, commentano Francesca Antonacci e Damiano Lapiccirella. La luce radente come in Caravaggio è lo strumento con cui accentua le forme e teatralizza le immagini». Attivo tra Milano, Los Angeles e Parigi, Vernet è stato un regista pubblicitario.
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