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L’arte racconta le imprese

A Parma la mostra Barilla “Grani d’autore”. 900wine, prima etichetta di spumanti opera d’arte digitale con NFT. BMW, la collezione di Art cars in digitale per celebrare 50 anni di impegno culturale. Mostra di light art al Grand Hotel Timeo di Taormina. Installazione di Franco Summa presso gli stabilimenti Valagro ad Atessa. Musei e archivi d’impresa dell’Emilia Romagna nel tour raccontato da Brahmino.
Barilla, al via a Parma la mostra “Grani D’Autore: dalla semina al raccolto del grano duro”
Per tutto il mese di settembre, presso i Camminamenti dei Trottatoi di Piazzale della Pace a Parma, si terrà la mostra realizzata da Barilla nell’ambito del progetto Grani d’autore, realizzato a partire dal Manifesto del Grano Duro, contenente, in dieci punti, l’impegni e i valori dell’azienda per la produzione responsabile di pasta di qualità. Dopo l’esordio a Milano presso la Biblioteca degli Alberi e in Triennale, l’esposizione arriva a Parma, città con il più grande stabilimento dell’azienda, per presentare undici illustrazioni di artisti italiani che raccontano, ognuna, i valori aziendali ispirati ai singoli punti del Manifesto, “attraverso l’utilizzo di linee, forme, simboli e colori ispirati alla nuova pasta. E sono proprio i colori caldi, dell’azzurro, del giallo e del rosso, ad essere il fil rouge che collega tutte le illustrazioni. I colori del sole che fa maturare il grano, del cielo azzurro d’Italia sotto cui è nata la nuova pasta, e della passione degli oltre 8000 agricoltori e delle numerose persone che rendono possibile produrre la pasta Barilla classica fatta con grano duro 100% italiano”, si legge nella presentazione. L’iniziativa, curata da Maria Vittoria Baravelli, ha coinvolto giovani talenti e illustratori di fama internazionale: Irene Rinaldi, Giulia Conoscenti, Andrea Boatta, Celina Elmi, Emiliano Ponzi, Ale Giorgini, Massimiliano di Lauro, Alessandro Baronciani, Francesco Poroli, Elisa Seitzinger e Cristian Grossi. L’esposizione è disponibile anche in versione virtuale nel sito web aziendale.
Valdobbiadene, 900wine lancia la prima etichetta opera d’arte digitale non riproducibile.
Vigne, NFT (Non Fungible Token) e una collezione di arte digitale. Queste le risorse del nuovo progetto di 900wine, azienda produttrice di spumanti con metodo Charmat, che lancia la prima etichetta italiana NFT con certificato che attesta l’autenticità e la proprietà di oggetti digitali unici non riproducibili, disponibile con l’acquisto di una bottiglia di Grand Cuvée Premium 900wine. Attraverso un Qr Code il cliente entrerà in possesso di un’opera d’arte digitale in 3D ispirata al Grand Cuvée Premium, parte della 900Wine NFT Collection, composta da 900 pezzi unici in edizione limitata. Ogni NFT, di proprietà dell’acquirente, matura valore monetario nel tempo. “Il progetto NFT nasce dal desiderio di portare per primi nel mondo del vino il fenomeno digitale che sta dilagando in tutto il mondo. Come per il nostro brand di spumanti, l’opportunità degli NFT apre nuove strade alle cantine di vino che vogliono dare nuova vita “digitale” alle proprie etichette trasformandole in opere d’arte virtuali, permettendo agli appassionati e ai collezionisti di possedere un’opera il cui valore non si esaurisce con la fisicità della bottiglia ma va oltre, per essere apprezzata e collezionata anche in una inedita forma digitale” afferma Andrea Tommaso d’Aietti, co-founder del brand insieme a Yari Muzzolon e Antonio Martelli.
BMW, un’app con la collezione di Art cars per celebrare 50 anni di impegno culturale
Tutto ha inizio nel 1975, con l’auto da corsa BMW 3.0 CSL creata dal pittore americano Alexander Calder: “Quando nel 1975 al pilota francese Hervé Poulain saltò in mente di proporre che un artista decorasse un’auto da corsa, nessuno poteva prevedere dove avrebbe portato quell’idea. Fu così che nacque un legame di lungo corso tra arte e automobili. Il principio era semplice: un artista famoso avrebbe decorato un’auto da corsa BMW (poi sarebbero state introdotte anche auto di serie) secondo la propria immaginazione” si legge nella presentazione. Ora, in occasione dei 50 anni di impegno culturale che BMW celebrerà anche in occasione di Art Basel, la collezione di 19 BMW Art Cars è disponibile in versione digitale. Grazie alla collaborazione con Acute art, azienda pioniera delle esperienze artistiche digitali, un’app dedicata rende disponibili, in realtà aumentata, le creazioni art cars realizzate, in ordine temporale, da Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Ernst Fuchs, Robert Rauschenberg, Michael Jagamara Nelson, Ken Done, Matazo Kayama, César Manrique, A.R. Penck, Esther Mahlangu, Sandro Chia, David Hockney, Jenny Holzer, Ólafur Elíasson, Jeff Koons, Cao Fei, John Baldessari. Il 22 e 23 settembre BMW sarà ospite presso il Kunstmuseum Basel per una presentazione della collezione digitale BMW Art Car Collection in realtà aumentata.
Taormina, il Grand Hotel Timeo ospita la mostra di light art “Giardini di luce”
Primo albergo di Taormina, sorto sul finire dell’Ottocento per il soggiorno di ospiti illustri impegnati nel Grand Tour, il Grand Hotel Timeo ospita, fino a dicembre, la mostra “Giardini di luce”, curata da Vittorio Erlindo, noto per il suo lavoro alla Biennale Light Art di Mantova. Gli artisti e light designers Nino Alfieri, Davide Dall’Osso, Giulio De Mitri, Nicola Evangelisti, Fardy Maes hanno creato installazioni site-specific per il giardino dell’hotel, progettato a suo tempo dalla naturalista inglese Florence Trevelyan. Opere fortemente legate agli elementi presenti e al contesto e al paesaggio locale, visitabili anche da esterni con visita guidata: il Tempio della Luce in metallo che evoca la Chiesa di San Giuseppe a Taormina, giare, sculture in policarbonato riciclato, superfici specchianti, sagome in acciaio e luci riflesse. L’iniziativa rientra nel programma di attività culturali con cui il gruppo Belmond, proprietario della struttura e attivo nell’hotellerie di lusso in 22 paesi, celebra i quarantacinque anni di presenza in Italia.
Multinazionale Valagro, installazione permanente di Franco Summa negli stabilimenti di Atessa
Il piazzale antistante l’azienda Valagro ad Atessa (CH) ospita, da fine luglio, l’installazione di Franco Summa “Eden Futurista”, progettata nel 2015 e ora collocata con la collaborazione della Fondazione Summa, istituita per volontà dello stesso Summa, scomparso nel 2020, con l’obiettivo di “affermare, attraverso l’arte, i valori collettivi e promuovere la qualità degli spazi urbani”. Progettata in occasione di una delle visite in azienda del noto artista e accademico italiano, l’opera è strettamente connessa con la natura della produzione: “La genesi dell’opera risiede nella duplice intenzione di qualificare una zona prima indefinita, e di creare un simbolo di ciò a cui l’impresa tende e lavora quotidianamente per ottenere: soluzioni innovative per la cura delle piante, garantendo un basso impatto ambientale delle coltivazioni e una produzione agricola di qualità. Eden Futurista consta infatti di sei elementi in acciaio inossidabile smaltato, alti circa quattro metri e disposti a formare un perimetro circolare, ognuno formato da un fusto basale e da una terminazione nella parte più alta che richiama forme vegetali, una natura coloratissima e proiettata nel futuro” ha dichiarato il presidente della Fondazione Summa, Ottorino La Rocca. Un’opera che sottolinea la dimensione sociale dell’arte di Summa e l’impegno per la promozione del benessere aziendale di Valagro. “Negli anni l’azienda si è configurata non soltanto come luogo di produzione e competizione, bensì anche come sede di accoglienza e cura verso i propri dipendenti” ha dichiarato l’amministratore delegato Giuseppe Natale.
“Nel tempo di una storia”, il racconto dei musei e archivi d’impresa realizzato da Brahmino arriva in Emilia Romagna
Una collaborazione tra Museimpresa e il direttore creativo e fotografo d’eccezione Simone Bramante, in arte Brahmino, per valorizzare e far conoscere il patrimonio del made in Italy sul profilo Instagram del blog “What Italy Is”, promosso dall’artista nell’intento di far scoprire i tesori del belpaese al di fuori del turismo di massa. Grazie a delle Instagram stories, dal marzo scorso viene raccontato il patrimonio dei musei e archivi d’impresa italiani associati a Museimpresa: oggetti, documenti, immagini, fotografie, video e testimonianze. Dopo Lombardia, Piemonte e Liguria, ora è la volta dell’Emilia Romagna, protagonista del racconto con l’Archivio Storico Barilla, il Museo Ducati, La Galleria. Collezione e Archivio Storico di BPER Banca, CUBO-Museo d’impresa del Gruppo Unipol e il Museo Storico Iris Ceramica Group di Fiorano Modenese. “L’obiettivo sarà mettere in luce questa unicità, questo incredibile patrimonio, raccontando le storie legate a specifici oggetti e ricordi che appartengono oggi soprattutto alla mia generazione, la quale ha avuto modo di viverli e conservarli nella propria memoria personale. Mi riferisco a quella trasformazione che l’industria italiana ha vissuto a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e che ha portato a un'esplosione dell’invenzione e della produzione di oggetti di design – oggi iconici – e delle campagne di advertising. Riferimenti culturali che appartengono alla mia infanzia, ma anche a quella di tantissime persone collegate sui social media e non solo. Sono oggi parte della cultura anche delle nuove generazioni, che, attraverso i ricordi dei genitori e dei nonni, hanno fatto proprio un mondo non vissuto personalmente, ma che appartiene al loro DNA valoriale” ha dichiarato l’artista.
ARTE e IMPRESE è coordinata dal 2014 da Catterina Seia