Finalmente Mantegna esposto a Roma
A Palazzo Barberini due capolavori del pittore padovano conservati al Musée Jacquemart-André di Parigi

In una città che nelle sue pur ricchissime raccolte non conta nessuna opera autografa di Andrea Mantegna (1431-1506), che però vi lavorò per un paio d’anni «La stanza di Mantegna», dal 27 settembre al 27 gennaio, è un piccolo evento che porta a Palazzo Barberini due dei tre capolavori del pittore padovano conservati al Musée Jacquemart-André di Parigi: la più giovanile «Madonna con il Bambino tra i santi Gerolamo e Ludovico di Tolosa» (1455 ca), tassello della
grande tradizione delle Madonne con il Bambino e delle Sacre conversazioni che in Veneto è portata ai massimi livelli dal Bellini, cognato del pittore, e poi da Tiziano; e l’«Ecce Homo» (1500 ca), sintesi somma di primo Cinquecento tra arte, religione e scienza dello spazio e dell’anatomia umana, dal sapore fiammingo per il duro realismo e l’aspetto caricaturale, forse da mettere in relazione con il passaggio di Leonardo a
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