Image

Filangieri dal gusto ottocentesco

Olga Scotto di Vettimo

Leggi i suoi articoli

Fondato dal principe Filangieri di Satriano nel 1888, il museo raccoglie circa 3mila opere tra dipinti (Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Fedele Fischetti, Andrea Vaccaro, Battistello Caracciolo, Mattia Preti, Francesco Solimena, Giuseppe Bonito, Matthias Stomer, Enrico Fiammingo, Micco Spadaro, Francesco De Mura), sculture, armi, porcellane, maioliche, mobili e stoffe allestite con gusto ottocentesco.

A seguito di un recente restauro, la Sala Agata è stata sistemata con arredi storici e allestimenti di pregio. Ha inoltre trovato nuova e adeguata collocazione la «Testa di fanciullo» di Luca della Robbia databile attorno al 1450, opera simbolo del museo.

Olga Scotto di Vettimo, 06 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Il 29 febbraio si concludono le Celebrazioni vanvitelliane. Dal primo marzo circa 3mila metri quadrati, rifunzionalizzati, ospiteranno attività educative, una sala convegni, un nuovo bookshop e un’area per le mostre temporanee

A Caserta una ventina di opere dell’artista napoletano, che «da sempre lavora a scarnificare il corpo della pittura per portarlo alla struttura terminale, lo scheletro»

Due grandi artisti americani, che hanno esaminato le strutture linguistiche dell’arte del ’900, protagonisti nella galleria partenopea

L’istituzione si propone di incentivare gli studi sulla storia regionale rivolgendosi soprattuto ai giovani attraverso borse di studio, convegni, concerti, mostre e molto altro

Filangieri dal gusto ottocentesco | Olga Scotto di Vettimo

Filangieri dal gusto ottocentesco | Olga Scotto di Vettimo