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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliFerrara. Al centro della XXIII edizione del Salone dell’economia, della conservazione, delle tecnologie e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, dedicato al restauro e programmato dal 6 all’8 aprile presso i padiglioni di Ferrara Fiere, quest’anno c’è l’ampia riforma che sta interessando il Mibact diretto dal ministro ferrarese Dario Franceschini. Alla manifestazione gestita da un comitato scientifico composto da Carlo Amadori, Marcello Balzani, Francesca Cappelletti, Enrico Cocchi, Riccardo Dalla Negra, Sabina Magrini e Ruben Sacerdoti si parlerà in particolare del nuovo sistema museale del Ministero.
Venerdì 8 aprile è in programma il convegno Musei & Musei. Verso il sistema museale nazionale? che vedrà gli interventi, tra gli altri, di Giuliano Volpe, presidente Consiglio Superiore del Mibact, Fabio Donato, presidente Comitato tecnico scientifico Musei del Mibact, Ugo Soragni, direttore generale Musei del Mibact, Mario Scalini, direttore del Polo museale dell'Emilia-Romagna; Anna Maria Visser, Comitato tecnico scientifico Belle Arti del Mibact.
Oltre agli stand di aziende di vari settori (restauro architettonico e artistico, illuminotecnica, climatologia, software e altre tecnologie, accoglienza, guardiania, ristorazione, bookshop e merchandising), il Salone propone 150 tra incontri e conferenze legate a ogni settore della cultura artistica (programma completo sul sito www.salonedelrestauro.com). Tra l’altro verrà presentato «L’antica arte del buon fresco», un documentario sulla tecnica dell’affresco in epoca medievale realizzato da Patrizia Gioia e Lorenzo Vella, si terrà il convegno organizzato dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro «La protezione delle opere d’arte dalle vibrazioni. Sisma, vibrazioni ambientali e trasporto» e le società Hikari e Def discuteranno sulla strumentazione che gestisce l’illuminazione della «Gioconda» a Parigi. Si parlerà anche di merchandising, ma soprattutto verranno presentati i più importanti restauri realizzati dall’Opificio delle Pietre Dure e dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (dalla Porta nord del Battistero di Firenze alle oreficerie diocesane del Lazio) e tre progetti internazionali di Assorestauro: la Scuola di restauro di Mosca, il restauro della Moschea Sheik Suleyman di Istanbul e il Centro tecnologico per il restauro e il design di Cuba.
La programmazione del Salone, curata da Carlo Amadori di Acropoli, dedica un’attenzione particolare agli interventi sul patrimonio contemporaneo: la Fondazione Plart di Napoli presenterà una selezione di oggetti di design della collezione permanente, mentre in collaborazione con il Dipartimento di architettura dell’Università degli studi di Ferrara sarà allestita una mostra relativa ai maestri del Movimento Moderno e al recupero di Vila Itororó e della Casa de Vidro di Lina Bo Bardi a San Paolo del Brasile. Spazio inoltre ai musei scientifici universitari con la presenza dell’Alma Mater di Bologna che presenta il suo Sistema museale di ateneo, alle industrie creative dell’Emilia-Romagna, al digitale nei musei italiani (convegno TekneHub «2016: La strategia digitale dei musei»).
Il 6 aprile verrà inoltre assegnato il Premio internazionale Domus restauro e conservazione Fassa Bortolo, nato nel 2010 e del valore di 10mila euro: partecipano alla selezione 84 progetti di restauro architettonico di Italia, Israele, Brasile, Cile, Argentina, Stati Uniti, Cina e Giappone.

Laboratorio Plart: al lavoro su un'opera di Haim Steinbach
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