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Tina Lepri
Leggi i suoi articoliLuxor (Egitto). È stata annunciata dal ministro egiziano delle Antichità, Khaled El-Anany la scoperta nella necropoli di Draa Abul Nagaa, sulla sponda occidentale del Nilo, di una tomba risalente all’epoca della XVIII dinastia (1550- 1300).
Secondo Mostafa El-Uasiry, capo delle Antichità di Luxor e direttore della missione egiziana che ha condotto gli scavi nel sito dopo la scoperta effettuata da una missione archeologica tedesca, si tratta di una singola camera funeraria a pianta rettangolare con una nicchia nella parete di fondo che contiene le statue dipinte dell’orafo Amenemhat, di sua moglie Amenhoterp e del loro figlio Mer-Nefer. All’interno della stanza sono stati rinvenuti numerosi gioielli in buone condizioni e, in una camera attigua, quattro sarcofagi in legno, parzialmente danneggiati, decorati con geroglifici e scene che raffigurano divinità dell’antico Egitto, oltre a centocinquanta ushabti, piccole statuette votive realizzate in vari materiali che lasciano pensare a un uso successivo della struttura per le sepolture più povere.
La scoperta giunge sulla scia della strategia comunicativa adottata negli ultimi tempi dal Governo egiziano nell'ambito degli sforzi per rilanciare il turismo: l'auspicio è che scoperte archeologiche come quella della tomba di Amenemhat, che sembra poter condurre ad altri ritrovamenti, riaccendano l’interesse dei turisti verso Il Cairo, Luxor e le altre città storiche dell’Egitto che un tempo attiravano folle di visitatori da tutto il mondo mentre adesso, a causa di possibili attacchi terroristici e della continua instabilità politica, hanno subito una notevole riduzione dell’afflusso turistico. Lo stesso ministro Khaled El-Anany ha sostenuto: «Vogliamo che i giornali parlino dell’Egitto e che invoglino le persone a venire in Egitto».
Uomini della missione archeologica mostrano la tomba scoperta a Draa Abul Nagaa
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