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«Testa di donna» di Sandro Botticelli (particolare). © Christ Church Picture Gallery, Oxford

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«Testa di donna» di Sandro Botticelli (particolare). © Christ Church Picture Gallery, Oxford

Due nuove attribuzioni a Botticelli disegnatore

Al Legion of Honor di San Francisco una mostra sull’opera grafica del maestro toscano: oltre 60 opere, tra cui anche 10 dipinti provenienti da tutto il mondo

Sandra Romito

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A quasi 5mila chilometri da Firenze, non sulle sponde dell’Arno ma sul Pacifico inaugura il 19 novembre «Botticelli Drawings» (fino all’11 febbraio 2024), prima mostra dedicata all’opera grafica del maestro toscano e risultato di anni di studio di Furio Rinaldi, curatore del Dipartimento dei Disegni e delle Stampe del Fine Art Museums di San Francisco. La raccolta grafica del museo americano è una delle più vaste del Paese: sede perfetta per esporre la maggior parte dei fogli noti di Botticelli, tra i primi a porre il disegno al centro della sua creazione artistica. Celebratissimo all’epoca, le sue opere non hanno mai smesso di influenzare le arti sino ad oggi, dalla danza alla pittura, e i suoi disegni sono straordinariamente vicini alla sensibilità moderna, così intimi e carichi della sua immaginazione.

Se si escludono quelli eseguiti per la Divina Commedia, i disegni attribuiti a Botticelli non sono neppure due dozzine, pochissimi se si considera quanto erano fondamentali tanto per il suo processo creativo quanto per rispondere alle più svariate committenze che la sua bottega riceveva: in competizione con quella dei Pollaiolo e di Verrocchio, forniva idee compositive non solo per dipinti e affreschi, ma anche per intarsi, stampe, ricami e oreficerie. In generale la sopravvivenza di opere grafiche del Quattrocento è relativamente bassa, ancora non si era sviluppato un forte collezionismo che le salvasse, e i fogli venivano usati e riusati sul lavoro.

A questo si aggiunga che Botticelli non solo non affrescò tanto quanto Filippino Lippi o Domenico Ghirlandaio, di cui infatti rimangono molti più disegni, ma morì anche in miseria, tanto che la sua famiglia rifiutò l’eredità per non gestire i numerosi debiti: la fine della sua bottega senza dubbio aiutò la dispersione e la perdita dei preziosi fogli. In questa luce si comprende ancor più l’importanza delle nuove attribuzioni proposte, in particolare dei due disegni su carta preparata giallo ocra in prestito dalla Christ Church Picture Gallery di Oxford.

Rinaldi giustamente confronta la «Testa di donna» con la «Madonna del Roseto» del Louvre, anche esposta, e la «Testa d’uomo» è certamente legata a una delle figure sul lato destro dell’«Adorazione dei Magi» della National Gallery of Art di Washington. La mostra vanta prestiti molto importanti: più di 10 opere provengono dagli Uffizi, e chiude il catalogo l’«Adorazione dei Magi» non finita, opera tarda e per la prima volta esposta con tre fragilissimi frammenti eseguiti su lino, forse preparatori, provenienti dalle collezioni della Morgan Library and Museum di New York e dal Fitzwilliam Museum a Cambridge.

Sono oltre 60 le opere esposte al Legion of Honor di San Francisco, con un allestimento che promette di essere rarefatto, arioso e leggero. Non solo disegni ma oltre 10 dipinti autografi, tra i quali il grande tondo della Galleria Borghese di Roma e la «Natività» della National Gallery di Londra, unica opera firmata e datata, illustrano cronologicamente l’evoluzione del maestro, le sue sperimentazioni e la centralità che per lui ebbe il disegno soprattutto quando elaborava sofisticate composizioni.

Partendo con vigore da Filippo Lippi, grandissimo disegnatore e nella cui bottega Botticelli si formò, la narrazione si sviluppa svolgendo temi quali la figura maschile e il ritratto, la bottega e le commissioni ad altre maestranze, fino alla tarda attività. Il catalogo, pubblicato dal museo insieme alla Yale University Press, è ricchissimo di immagini: se la maggior parte dei disegni attribuiti al maestro sono esposti, tutti sono illustrati. Tutte le schede sono compilate da Furio Rinaldi, con saggi dello stesso e di Cecilia Frosinini, Lorenza Melli e Jonathan K. Nelson.

«Testa di donna» di Sandro Botticelli (particolare). © Christ Church Picture Gallery, Oxford

«Testa d’uomo», di Sandro Botticelli. © Christ Church Picture Gallery, Oxford

Sandra Romito, 17 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

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