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Duchessa sui generis

Stefano Luppi

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Maria Luigia d’Asburgo-Lorena (Vienna, 1791-Parma, 1847), moglie di Napoleone I, regnò in qualità di duchessa nel ducato di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847, a seguito del congresso di Vienna. Ufficialmente Maria Luigia di Parma arrivò però in Italia solo nel 1816: l’evento è ricordato dal Comune della città emiliana, insieme a numerosi partner pubblici e privati, con le celebrazioni del «Bicentenario Maria Luigia d’Asburgo a Parma» (marialuigia2016.it) che fino al prossimo dicembre riunisce 16 mostredossier realizzate in luoghi come la Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale, la Reggia di Colorno e le altre ducali, tanti altri siti di Parma e provincia, su 16 temi differenti legati al personaggio storico. Se la duchessa in realtà non governò mai direttamente (lo fece nei fatti il fidato «assistente» e amante Neipperg), limitandosi a funzioni rappresentative perché desiderava soltanto «poter trascorrere qui la mia esistenza nella più gran tranquillità», le tracce storiche, artistiche e culturali che lasciò trasformarono il ducato parmense.

Gli eventi sono molti con al centro appunto le mostre nei luoghi frequentati dalla regnante. Il Museo Glauco Lombardi di Parma, ad esempio, si dedica alla ricorrenza dell’ingresso solenne di Maria Luigia nei suoi territori attraverso un volume e la rassegna intitolati «Parma 1816: dal ministro Magawly alla duchessa Maria Luigia», con la cura di Francesca Sandrini: fino al 25 settembre è qui ricostruita la complessa situazione politica e amministrativa del 1814-16 e l’attività del ministro irlandese Filippo Magawly. Il Teatro Regio e la Biblioteca Palatina propongono una serie di percorsi e appuntamenti che illustrano attraverso oggetti, libri antichi, documenti, i tanti aspetti del regno di una figura sempre amata dai suoi sudditi.

Stefano Luppi, 10 luglio 2016 | © Riproduzione riservata

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Duchessa sui generis | Stefano Luppi

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