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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliPer il terzo anno consecutivo, dal 30 novembre al 13 gennaio, Gianluca Berardi dedica alle vedute di Roma una mostra, che questa volta si amplia anche alla sua celebrata campagna.
Una quarantina le opere esposte, a cominciare da una «Veduta della Domus Severiana sul Palatino» del tedesco Jakob Philipp Hackert (1737-1807), che ritrae le rovine del grandioso edificio romano ricoperto dalla natura, tanto che nei dintorni pascola il bestiame.
Spicca poi una grande «Veduta di Roma da Monte Mario» dello svedese Gustaf Wilhelm Palm (1810-90), che ai piedi del colle raffigura la città con le sue cupole e i monumenti. Le opere si spingono fino alla prima metà del ’900, con una inedita veduta di piazza del Popolo di Arturo Noci.
Di Francesco Trombadori è invece inclusa un’importante tela, «Il corridoio dei papi» (nella foto), eseguita alla fine degli anni Cinquanta, quando l’autore dipinge numerose vedute della città in uno stile che per la qualità della luce e la purezza della forma si avvicina a Morandi.

«Il corridoio dei papi», di Francesco Trombadori
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