Giovanni Pellinghelli del Monticello
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La Fondation Axion Swiss Bank ha inaugurato i suoi spazi espositivi con la mostra fotografica «Fulgor in Signis/Inganni del Senso», di Beatrice M. Serpieri, a cura di Jadranka Bentini e Antonio d’Amico (fino al 31 dicembre). Concentrandosi sulle sculture di Canova e Wildt e sulle cere anatomiche del Museo delle Scienze dell’Università di Bologna, la Serpieri scompone la figura scolpita per poi ricomporla, facendo suo ogni singolo dettaglio: «Un processo ricreativo su testi famosi per coglierne diverse suggestioni, da Serpieri stessa ideato grazie alla tecnologia più attuale ma mai computerizzata e senza stravolgimenti o artificiosità “da Photoshop” che ne alterino il senso» (Jadranka Bentini).
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Le tappe del restauro dell’opera sono ora ripercorse in un volume, insieme al rapporto tra la pittrice più inneggiata del Seicento italiano e europeo e il committente Michelangelo Buonarroti il Giovane
Il libro di Adele Milozzi è un viaggio biografico tra le vite di granduchi, banchieri, cadetti e principesse, classificato un po’ impropriamente solo come «guida»
Nel Palazzo dei Diamanti l’artefice visionario di realismi impossibili in un allestimento curato da Federico Giudiceandrea e Mark Veldhuysen, presidente della Escher Foundation
In una vendita del 20 marzo verrà battuto il marmo dello scultore veneto raffigurante Maria Luisa d’Asburgo nelle vesti della musa della poesia