Amatrice, Tolentino e vari centri tra Lazio e Marche. Terremoto: mentre aumenta il  numero delle vittime, dei feriti, dei dispersi e proseguono senza sosta le operazioni di soccorso, appaiono ingenti i danni al patrimonio artistico causati dal sisma. È una vera emergenza dei beni culturali e il Mibact mette in campo le sue unità di crisi mentre la terra continua a tremare in una scia di scosse di assestamento.
Inizia così il conto dei tesori crollati o completamente distrutti sparsi nelle regioni coinvolte,  si tratta di interi centri tra Lazio e Marche. Oltre ai Caschi blu della cultura al lavoro il Mibact ha deciso l'immediata messa a disposizione dei Carabinieri della Tutela del patrimonio artistico e tutti gli esperti addestrati per intervenire nelle aree di crisi.

Ad Amatrice, che dal 2015 era entrata a far parte del club «I borghi più belli d’Italia», è in parte spezzata la bellissima facciata trecentesca della Basilica di San Francesco, danni anche alla Chiesa di Sant'Agostino del 1428 costruita accanto alle antiche mura della città. Danneggiato in modo gravissimo il Museo Civico della cittadina.

A Camerino, nelle Marche è crollato un muro del Monastero di Santa Chiara, lesioni anche all’orologio del Duomo. A Macerata fregi pericolanti della chiesa di San Giovanni, crolli e crepe nel Palazzo Mozzi Borgetti che ospita la biblioteca. Piccole crepe si sono aperte nelle strutture esterne, di mattoncini, del Duomo di Urbino, transennato a scopo precauzionale e  per verifiche.
Anche a Roma dove la scossa si è avvertita in molte zone, si stanno preparando i controlli, oltre quelli  al  Colosseo iniziati nella mattinata, nelle aree archeologiche dell’area centrale.