Da provinciali a regionali

Melania Lunazzi |  | Gorizia

In Friuli Venezia Giulia l’imminente soppressione delle Province e il conseguente riassetto di competenze territoriali hanno cambiato il destino dei Musei Provinciali di Gorizia: eccezione, nel panorama museale italiano, dove i musei legati alla storia cittadina sono quasi ovunque civici. Nati nel 1861, quando Gorizia era sotto l’Austria-Ungheria, con il passaggio della città all’Italia hanno mantenuto costante per tutto il Novecento fino ad oggi l’impronta provinciale, ampliando collezioni, raccolte e sedi.

Tutto ciò a partire dal 1918, anno in cui il primo direttore italiano, Giovanni Cossàr, ne aveva preso le redini a Palazzo Attems Petzenstein, facendovi confluire il Museo Civico da lui fondato nel 1909 e piantandovi delle magnolie quale segno della guadagnata italianità. I musei goriziani comprendono oggi i Musei di Borgo Castello con il Museo della Grande Guerra, la Collezione archeologica, il Museo
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Melania Lunazzi