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Da Leonardo al primo dopoguerra

Michela Moro

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Nella Fondazione Stelline schermi olografici e opere di Balla, Sironi, Carrà e C.

Dopo la peste del 1576, nel tentativo di arginare la crisi e la miseria che stava attraversando la città, l’arcivescovo di Milano san Carlo Borromeo, con un intervento provvidenziale prese in affitto l’ex monastero delle Benedettine di Santa Maria della Stella, dando riparo anche a orfani, emarginati e barboni che vivevano per le strade. Negli anni seguenti nacque l’Ospedale dei Poveri Mendicanti e Vergognosi della Stella. Alla metà del 1600 la struttura rivolgeva i suoi servizi quasi totalmente all’infanzia bisognosa e ospitava soprattutto giovani orfane ribattezzate «Stelline» in memoria dell’antico monastero. Le Stelline sono rimaste tali e nello stesso luogo fino al 1971, poi il palazzo, che era già stato ristrutturato nel corso dei secoli, è stato ulteriormente rinnovato e scorporato in varie istituzioni.

La Fondazione Stelline, costituita nel 1986 con un accordo tra Regione Lombardia e Comune di Milano, svolge un’attività coordinata di mostre, eventi e congressi; in trent’anni sono stati organizzati oltre trecento eventi. 

Fino al 22 maggio negli spazi espostivi della Fondazione è ospitata la mostra «Gallerie Milanesi tra le due guerre», curata da Luigi Sansone. Sono esposti dipinti e sculture che riportano alla luce la vita culturale e la vivacità artistica delle gallerie milanesi nel ventennio successivo alla grande guerra. La mostra ha un sapore storico ed esplorativo e permette di riscoprire una Milano già internazionale in grande fermento artistico. Il periodo storico artistico preso in esame analizza l’attività delle principali gallerie milanesi tra il 1919 e il 1939; presso le loro sedi si tennero mostre di artisti che spaziavano dal tardo Ottocento al Futurismo, dal Gruppo Novecento all’Astrattismo, dall’Aeropittura al Chiarismo sino al movimento Corrente.

Le storiche gallerie, come Pesaro, Bardi, Scopinich, Milano, Salvetti, Dedalo, Bottega di Poesia, Il Milione, Barbaroux, Micheli, Gussoni, Centrale e Mostre Temporanee, ospitavano Balla, Carrà, Campigli, Casorati, de Chirico, De Pisis, Fontana, Funi, Guttuso, Kandinskij, Licini, Melotti, Prampolini, Rosai, Medardo Rosso, Savinio, Severini, Sironi, Usellini, Wildt e molti altri.

In mostra sono esposti anche documenti che fanno rivivere la Milano di allora e quella specifica atmosfera ricca di curiosità e lungimiranza. Fino al 18 dicembre, inoltre, la Fondazione Stelline ospita il percorso «Leonardo racconta Leonardo» composto di tre schermi olografici attraverso cui l’artista racconta la sua vita e le sue opere, offrendo al pubblico l’opportunità di interagire. 

Michela Moro, 08 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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