«Wilde Laute» (2022) di Paloma Varga Weisz nella galleria Konrad Fischer

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«Wilde Laute» (2022) di Paloma Varga Weisz nella galleria Konrad Fischer

Da Konrad Fischer le creature androgine di Varga Weisz

Le più recenti sculture in bronzo e legno accanto a una selezione di disegni e acquerelli per un insolito ritratto di famigliari e amici

La galleria Konrad Fischer ospita sino al 29 luglio la personale «Wilde Leute» di Paloma Varga Weisz, che presenta le sue più recenti plastiche realizzate in bronzo e legno accanto a una selezione di disegni e acquerelli tra cui «Wilde Laute», 2022, che dà il titolo alla mostra. Questo «mucchio selvaggio» è una summa dell’universo simbolico e dei temi principali che attraversano tutti i lavori dell’artista basati per lo più su episodi della sua vita personale e su esperienze in ambito domestico e familiare.

La mostra riunisce al piano terra un gruppo di opere in bronzo di grande formato che evocano un insolito ritratto di famiglia composto da tre creature androgine e silvane ispirate da antichi racconti popolari e che Varga Weisz considera espressione dello stato primordiale di un essere umano che vive in armonia con la natura, privo di vincoli sociali e libero dai rigidi modelli di ruolo dell’età moderna.

I loro volti hanno tratti delicati e levigati, il corpo ha contorni che sembrano sfumare e apparire sempre più astratti man mano che l’osservatore vi cammina attorno. Al piano superiore altre sculture lignee rievocano il tema del «buon selvaggio» che ben si sposa con le loro superfici scabre talvolta ricoperte da placcature in oro, argento e/o rame. Chiude la mostra un’ampia selezione di acquerelli, in cui l’artista ritrae sé stessa, i suoi familiari e amici, accanto a una sezione di disegni d’animali e creature da bestiario medievale che offrono una panoramica del suo immaginifico e immaginario universo creativo.

«Wilde Laute» (2022) di Paloma Varga Weisz nella galleria Konrad Fischer

Francesca Petretto, 31 maggio 2023 | © Riproduzione riservata

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Da Konrad Fischer le creature androgine di Varga Weisz | Francesca Petretto

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