«Rosso nero», di Tano Festa

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«Rosso nero», di Tano Festa

Da Accardi a Uncini, Dorotheum insiste sul contemporaneo italiano

Anteprima a Milano delle opere che andranno in asta a Vienna il 22 novembre

Vittorio Bertello

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Milano e Vienna. Quattro aste di Dorotheum (quella del 22 novembre dedicata all’arte contemporanea, quella del 23 all’arte moderna e quelle del 24 e 25, riservate ai gioielli e agli orologi) presentano un’anteprima italiana nella sede milanese della casa d’aste, Palazzo Ammann in via Boito 8, dal 2 al 5 novembre, con orario continuato dalle 10 alle 19.

Nel catalogo di arte contemporanea la presenza di artisti italiani è, com’è ormai tradizione, molto nutrita. Di Paolo Scheggi per esempio «Intersuperficie curva dall’azzurro», 1966, acrilico su tele sovrapposte, 70x70x6,8 cm, parte da 160-220mila euro. Enrico Castellani ha una «Superficie bianca» del 1987, realizzata ad acrilico su tela di 100x100 cm e quotata tra 250 e 350mila euro. Lucio Fontana è presente con un «Concetto spaziale. Teatrino», 1964, idropittura su tela e legno verniciato di 84,5x104,5 cm, che parte da una valutazione di 200-300mila euro. Un «Cemento armato» del 1959 di Giuseppe Uncini è invece valutato tra 150 e 200mila euro. La Pop art romana è rappresentata da un «Rosso nero» di Tano Festa del 1961, che misura 150,5x170 cm e parte da aspettative di 150-200mila euro. Un lavoro del 1970 di Pier Paolo Calzolari ha una forbice di prezzo compresa tra 120 e 160mila euro; stesse stime per un bronzo del 1983-84 di Arnaldo Pomodoro, «Cippo I». Parte invece da una valutazione di 90-150mila euro una tempera su carta su tela di 140x140 cm di Gino De Dominicis, «Senza titolo (Arianna)», mentre «Giallo giallo», di Carla Accardi, del 1967, è quotata 50-70mila euro. Stesse stime, infine (70-100mila euro) per un olio su tela del 1959 di Emilio Scanavino, «Atto presente», 200x155 cm, e per un bronzo del 1960 di Pietro Consagra, «Colloquio definitivo», bronzo patinato, 155x116x8 cm. Nell’asta di arte moderna, che si tiene il 23 novembre, il pezzo più importante è una natura morta di Marc Chagall («Fleurs») del 1924, olio su tela di 72x57 cm, stimata tra 750mila e 1 milione di euro. Tra le opere di artisti italiani compaiono una «Piazza d’Italia» del 1970 ca, di Giorgio de Chirico, olio su tela, 55x45 cm, a 120-160mila euro e «Valori plastici», 1929 ca, di Giacomo Balla, tempera su tela, 77x77 cm, 150-180mila euro.

«Rosso nero», di Tano Festa

Vittorio Bertello, 02 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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