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La Curve del museo ospita un grande progetto espositivo dedicato a uno dei temi più attuali ed esplorati al momento: l’emergenza climatica
- Federico Florian
- 22 luglio 2022
- 00’minuti di lettura


Una veduta dell’installazione «Life Forces» di Tin&Ed © Tim Whitby / Getty Images
Cooperazione interdisciplinare al Barbican Centre
La Curve del museo ospita un grande progetto espositivo dedicato a uno dei temi più attuali ed esplorati al momento: l’emergenza climatica
- Federico Florian
- 22 luglio 2022
- 00’minuti di lettura
Federico Florian
Leggi i suoi articoliFino al 29 agosto, la Curve del Barbican Centre ospita un grande progetto espositivo dedicato a uno dei temi più attuali ed esplorati al momento: l’emergenza climatica. Coprodotta insieme al Musée de la Civilisation di Québec City, «Our Time on Earth» celebra il ruolo visionario della creatività nel plasmare il dibattito attorno al climate change, nonché il potere dell’arte di suggerire e concepire nuove e possibili soluzioni ecosostenibili.
Presenti in mostra sono 18 lavori, perlopiù installazioni immersive e interattive, che prefigurano una nuova relazione, più profonda e produttiva, tra uomo, natura e tecnologia. I progetti (di cui 12 nuove commissioni) nascono dall’originale collaborazione tra professionisti afferenti a discipline diverse: accademici, scienziati, designer, ecologisti, scrittori, ingegneri, artisti e attivisti; nella convinzione che solo la cooperazione interdisciplinare rappresenti l’unico approccio possibile per affrontare e contrastare l’emergenza climatica.
Tra i lavori chiave, l’installazione del collettivo Superflux, che immagina un’abitazione «interspecie», in cui esseri umani, piante e animali possano coabitare e prosperare insieme («Refuge for Resurgence»); nonché il film del regista e designer Liam Young, che ipotizza un futuro in cui, al fine di riconsegnare la terra alla natura, l’intera popolazione globale viene ospitata in una gigantesca città sostenibile e multiculturale («Planet City»).
Conclude la mostra «Sonic Waterfall», l’audioinstallazione luminosa di Silent Studios (Nathan Prince e Liam Paton), capace di innescare nei visitatori il senso di meraviglia più genuino nei confronti del mondo naturale, attraverso il connubio perfetto tra natura e tecnologia.

Una veduta dell’installazione «Life Forces» di Tin&Ed © Tim Whitby / Getty Images