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Cooperativa del gusto

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Achille Bonito Oliva

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Nel sistema dell’arte il problema della globalizzazione riguarda anche la critica: una nuova generazione di curatori, che per il momento sembra correre in soccorso del vincitore dimenticando che la parola critica viene da krino, che significa discernimento. Si assiste infatti a un tour di mostre, veri e propri piani biennali e quinquennali di esposizione che mettono in circolo quasi sempre gli stessi nomi, a conferma di una cooperativa del gusto non certamente a conduzione familiare, quanto piuttosto su scala planetaria.

Il sistema dell’arte grazie a internet ha rafforzato alcuni anelli e allentato altri, come gallerie, collezionismo e riviste specializzate che garantivano un certo pluralismo e differenziazione della ricerca. Ora il G8 dell’arte funziona da alfabetizzazione collettiva per la quale l’arte non dà autorità al lavoro ma al suo contenitore che sempre più si espande fino a limitare l’evento eccezionale dell’opera per favorire l’incontro del pubblico con la realtà «così com’è».

Achille Bonito Oliva, 12 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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Cooperativa del gusto | Achille Bonito Oliva

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