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«Chronochrome XIII», 2009, dell’americano Cheyney Thompson, battuto da Sotheby's a 255mila euro

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«Chronochrome XIII», 2009, dell’americano Cheyney Thompson, battuto da Sotheby's a 255mila euro

Contemporaneo londinese: i nomi emergenti

Giuseppe Croce

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Phillips, 20th Century and Contemporary, 9 e 10 febbraio 2016
Phillips ha aperto la prima sessione di aste londinesi della stagione 2016 proponendo nella vendita serale «Tambour 88», 2013, della franco-marocchina Latifa Echakhch: l’opera, stimata 65-90mila euro, ha trovato un compratore a 160mila*. «Enfold/Fold (inner)/Enfold/Fold (outer)», dittico di Tauba Auerbach del 2010 ha invece realizzato 1,3 milioni, prezzo entro le stime di 1,15-1,75 milioni. Nel catalogo della vendita diurna «We the people (detail), Element #05.13», 2011, del danese-vietnamita Danh Vo ha realizzato 76mila euro contro una stima di 40-65mila, mentre «Untitled (Fugue XXXVII)», 2014, del francese Jean-Baptiste Bernadet non ha ecceduto le quotazioni di 20-25mila euro arrestandosi a 24mila. Quindi il consueto assembramento di artisti emergenti americani: venduti entro le valutazioni «Untitled», 2010, di Jacob Kassay, che ha realizzato 50mila euro contro una stima di 40-60mila e «Bargain of Eden», 2011, di Michael Williams, proposto a 40-65mila euro e aggiudicata a 45mila; sopra le stime, invece, «Untitled», 2014, di Aaron Garber-Maikovska, che ha raggiunto 67mila euro a fronte di una valutazione di 19-25mila, «Nude 16», 2011, di Scott Lyall, offerto a 8-10mila euro e aggiudicato a 13.500, «The turtle and the hare», 2014, di Grear Patterson, che ha realizzato 12mila euro contro una stima di 8-10mila, «:Swat 2 walkthru +home! +“for sale”», 2013, di Petra Cortright, passato di mano per 29mila euro a fronte di una stima di 25-40mila, «Untitled», 2011, di Hugh Scott Douglas, proposto a 8-10mila euro e battuto per 17.500 e «Four Square», 2011, di Theaster Gates, passato di mano a 45mila euro contro una stima di 25-40mila. Complessivamente, tra vendite serale e diurna, Phillips ha incassato 42 milioni di euro.


Sotheby’s, Contemporary Art, 10 e 11 febbraio 2016
«Chronochrome XIII», 2009, dell’americano Cheyney Thompson, primo lotto della vendita serale di Sotheby’s, non ha deluso le aspettative bruciando la propria stima di 95-120mila euro e realizzandone ben 255mila; invenduto, invece, «Untitled», 2012, di Tauba Auerbach, che non ha retto la stima di 1,3-2 milioni di euro attribuita dalla casa d’aste di Bond Street. Nella sessione diurna, oltre agli altri americani Lesley Vance, con «Untitled», 2012, stimato 14-20mila euro e venduto a 14.500 e Aaron Garber-Maikovska, con «Untitled», 2013, battuto a 19mila euro, contro una stima di 14-20mila, da segnalare i buoni risultati registrati dalle svizzere Pamela Rosenkranz, con «Because they try to bore holes in my greatest and most beautiful work (Relief of avarice)», 2012, stimato 20.500-27.500 euro e aggiudicato a 58.500 e Claudia Comte, con «Eye to eye 12/12», proposto a 7.500-10mila euro e aggiudicato a 30mila, nonché dagli inglesi Dan Shaw-Town, con «Untitled», 2011, offerto a 4-5mila euro e assegnato per 9mila e Neill Raitt, con «Fade 8», 2014, stimato 7.500-10mila euro e battuto a 13.500 e dal belga Harold Ancart, con «Untitled», 2012, offerto a 20.500-27.500 euro e venduto a 55mila.
Con le due vendite serale e diurna, Sotheby’s ha incassato 110,5 milioni di euro.


Christie’s, Post-War and Contemporary Art, 11 e 12 febbraio 2016
Nel catalogo principale la casa d’aste di King Street ha inserito «We the people (detail)», 2011, del danese-vietnamita Danh Vo: partita da una stima di 130-190mila euro, l’opera è stata venduta a 340mila. Sempre nella vendita serale ceduto a 190mila euro contro una stima di 160-240mila «Wimbledon M», 2013, dell’americano Jonas Wood. Tra gli altri americani battuto a 103mila euro «Untitled», 2014, lavoro di Aaron Garber-Maikovska offerto a 25-40mila euro, mentre «Nicki, Nicki, Nicki», 2014, di Brendan Lynch è passato di mano per 11.200 euro contro una stima di 9-12mila; ritirati invece prima della vendita «Untitled», 2008, di Jacob Kassay proposto in catalogo a 65-90mila euro e «Less than a pearl», 2014, di Michael Manning, originariamente offerto a 6.500-9mila.
Per il resto del mondo si possono citare il belga Johan Creten, con «Odore di femmina-Soft shell-La preciosa», 2015, stimato 20-25mila euro e venduto a 51mila, il tedesco David Ostrowski, con «F (A thing is a thing in a whole which it’s not)», 2012, stimato 6.400-9mila euro e aggiudicato per 7.700 e l’australiano Michael Staniak, con «IMG_850 (Internet Blue)», 2014, battuto per 8.700 euro, contro una stima di 9-13mila; ritirato invece «Cedar», 2014, opera dell’emiratina Ayan Farah, presente in catalogo con una stima 8-10mila euro.
Con le due vendite serale e diurna, Christie’s ha incassato 93,6 milioni di euro.

*Tutti i prezzi comprendono i diritti di vendita.

«Chronochrome XIII», 2009, dell’americano Cheyney Thompson, battuto da Sotheby's a 255mila euro

«Enfold/Fold (inner)/Enfold/Fold (outer)», dittico di Tauba Auerbach del 2010 ha realizzato 1,3 milioni da Phillips

«We the people (detail)», 2011, del danese-vietnamita Danh Vo: partita da una stima di 130-190mila euro, l’opera è stata venduta a 340mila da Christie's

Giuseppe Croce, 15 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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