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Un sopralluogo tecnico in un sito archeologico marocchino

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Un sopralluogo tecnico in un sito archeologico marocchino

Come si diventa restauratori a Casablanca

Primo corso in conservazione e restauro del patrimonio nella città marocchina

Simona Sajeva

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L’Académie des Arts Traditionnels ha dato avvio al primo corso in conservazione e restauro del patrimonio. Fondata nel 2012 per volontà del re Mohammed VI, l’Académie, parte della Fondazione della Moschea Hassan II, è una piattaforma per la formazione di artigiani d’eccellenza, guidata dal direttore Khalil Mouallif e dal vicedirettore della formazione e della ricerca Abdessamad Haddadi.

Sono loro che, con la consulenza di Roch Payet, direttore emerito del dipartimento dei restauratori dell’Institut National du Patrimoine di Parigi, hanno formulato il corso, coinvolgendo esperti del settore a livello nazionale e internazionale.

Per il momento il concorso è aperto ai diplomati nelle specialità gesso, legno policromo e scolpito, specialità legate alle superfici decorate dell’architettura tradizionale. L’intento è dotare i professionisti selezionati, già abili artigiani, delle competenze del restauratore, per permettere interventi maggiormente critici nei riguardi dell’esistente.

Come membro del corpo docente, trovo incoraggiante anche il modo in cui è stato accolto lo studio congiunto delle interazioni tra decorazioni architettoniche e strutture, per affrontare la manutenzione delle superfici decorate dell’architettura in modo connesso al contesto, l’edifico. Una direzione dalla quale un corso nato oggi non può prescindere.

Un sopralluogo tecnico in un sito archeologico marocchino

Simona Sajeva, 26 aprile 2019 | © Riproduzione riservata

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