Chia e la pittoterapia

A settant’anni è più colorato che mai

Stefano Miliani |  | Foligno (Pg)

Stila una dichiarazione di fede nel colore, e affila i toni, Sandro Chia, quando scrive nel catalogo della sua personale in corso al Ciac-Centro Italiano Arte Contemporanea fino al 29 gennaio 2017: «In pittura, nonostante le innumerevoli installazioni e performance, che erigono la banalità, la mediocrità a valore e ideologia, il colore non è né sarà mai un avvenimento senza conseguenze». Rincara la dose, perché a suo giudizio «la moda, le immagini pubblicitarie hanno sottratto e alleggerito il significato del colore, lo hanno reso effimero».

All’opposto, ravvisa effetti terapeutici nelle immagini elaborate usando tubetti e pennelli: «Attraverso la pittura i colori vengono somministrati come una medicina, un rimedio per i nostri e gli altrui mali». Il settantenne artista accompagna con queste parole la cinquantina di dipinti e disegni in parte inediti e accorpati sotto la dizione del Viandante:
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