Centro Pecci di Prato: il futuro permanente

Tina Lepri |  | Prato

Dopo anni di lavori il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato è riaperto da ottobre 2016. Non soltanto museo, ma «Centro per l’Arte Contemporanea», fulcro di attività culturali diverse, dal cinema d’artista alle arti figurative, dal teatro agli esperimenti musicali, alla fotografia. Le oltre mille opere della collezione permanente (tra i 300 artisti: Cucchi, Anish Kapoor, Warhol, Pistoletto, Munari, Fontana, Sol LeWitt, Julian Schnabel, De Dominicis, Jan Fabre ecc.) soprattutto Arte povera e Transavanguardia, vengono esposte a rotazione e, senza una netta distinzione di spazi, insieme con le mostre nei 10mila metri quadrati dell’edificio. Fino al 28 gennaio 2018 il Centro presenta una parte della collezione, 80 opere riunite sotto il titolo «Dalla caverna alla luna». Per ora, soltanto metà della parte nuova è aperta. 


Visitatori: circa 75mila nei primi sei mesi di
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