Cavaliere a Venezia per meriti pittorici

Per onorare i 400 anni dalla nascita dell’illustre concittadino il Comune di Fossombrone inaugura il 31 luglio una mostra su Giuseppe Diamantini

Giuseppe Diamantini, «Agar e l’angelo» (particolare)
Marta Paraventi |  | Fossombrone (Pu)

Giuseppe Diamantini (Fossombrone, 1621-1705) fu un artista molto noto ai suoi tempi grazie al soggiorno a Bologna nell’orbita di Guido Reni, dove forse avvenne un primo incontro con Guido Cagnacci, che lo influenzò profondamente; intorno a metà secolo si trasferì a Venezia e qui, grazie alla colta committenza lagunare, consolidò la sua attività e formò numerosi allievi tanto da ricevere, nel 1663, il prestigioso titolo di Cavaliere di san Giorgio.

A Venezia rimase fino al 1698, quando oramai quasi del tutto cieco fece ritorno a Fossombrone, dove morì l’11 novembre 1705. Per onorare i 400 anni dalla nascita dell’illustre concittadino il Comune di Fossombrone inaugura il 31 luglio la mostra «Giuseppe Diamantini pittore e incisore. Dalle Marche a Venezia» (fino al 17 ottobre), curata da Anna Maria Ambrosini Massari e Marco Luzi e allestita nella Pinacoteca Civica «A. Vernarecci» e nella barocca Chiesa di San Filippo.

Qui saranno collocate le opere giovanili e di carattere sacro; nella sacrestia troverà spazio la sezione dei disegni della collezione degli Ubaldini e quella documentaria legata all’attività giovanile di Diamantini. Nella Pinacoteca Civica sarà invece allestita la sezione sull’attività incisoria, comprendente i disegni giovanili, oltre ai dipinti di soggetto mitologico e allegorico.

La mostra presenta alcune novità, tra cui la scoperta del reale anno di nascita del pittore (1621) e il restauro di una pala inedita di Diamantini (Fossombrone, sacrestia della Cattedrale). Come dimostra la ricca serie delle sue bellissime acqueforti, l’artista divenne specialista, soprattutto negli anni veneziani, di dipinti con soggetti eleganti e profani, mitologici e allegorici, connotati da bellezza e sensualità, accentuate da un colorismo morbidissimo e mobile, che lascia intuire le influenze di Guido Cagnacci e della scuola di Pietro e Marco Liberi.

In parallelo alla mostra sarà attivato un circuito espositivo nella città, con fulcro nella Chiesa di San Filippo che custodisce, tra l’altro, due opere capitali del pittore e i capolavori diffusi di Claudio Ridolfi e Giovan Francesco Guerrieri e della figlia Camilla. La mostra è parte integrante dell’offerta turistica e culturale del progetto Itinerario della Bellezza creato da Confcommercio Marche Nord. «La mostra fa il punto sugli studi condotti fino ad oggi sull’artista e il catalogo che la accompagna sarà la prima pubblicazione sul pittore», conclude l’assessore alla Cultura del Comune di Fossombrone Gloria Mei.

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