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Casa Cini: con Barbantini, Berenson e Zeri

Lidia Panzeri

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Un gusto raffinato, peraltro sostanziato da autorevoli pareri quali quelli di Nino Barbantini, Bernard Berenson e Federico Zeri. È grazie a questo gusto e a queste collaborazione che nacque la collezione di Vittorio Cini, esposta nell’omonimo palazzo di Venezia a San Vio. Pinacoteca, con un occhio di riguardo per il Rinascimento ferrarese; e poi raccolta di sculture ma anche di arti decorative con preziose porcellane, arredi raffinati e rari libri antichi.





Per celebrare questo patrimonio viene edito, ora, per i tipi della Marsilio, un elegante catalogo a cura di Andrea Bacchi e Andrea De Marchi, dal titolo La Galleria di Palazzo Cini. Dipinti, sculture, oggetti d’arte. La parte centrale del volume, che si apre con l’introduzione di Luca Massimo Barbero, è costituita dal catalogo delle opere, riccamente illustrate, con approfondimenti visivi che affiancano le schede descrittive.


Tre i saggi a seguire, che illustrano la figura del grande mecenate e del ruolo che ebbe a ricoprire nell’ambito della cultura italiana del Novecento. Inizia Alvar González-Palacios con Vittorio Cini: il gusto, la decorazione, le opere d’arte; segue il testo di Marco Campigli Vittorio Cini e la scultura; a conclusione il contributo dei curatori Bacchi e De Marchi Vittorio Cini collezionista di pittura antica. Una splendida avventura, dal castello di Monselice alla dimora veneziana, da Nino Barbantini a Federico Zeri.


La Galleria di Palazzo Cini. Dipinti, sculture, oggetti d’arte
a cura di Andrea Bacchi e Andrea De Marchi
496 pp., ill. a col. e b/n
Marsilio, Venezia 2016
€ 80,00

Lidia Panzeri, 07 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

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