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Carte vincenti

Federico Castelli Gattinara

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Nelle salette al piano terra di Palazzo Braschi «I pittori del ’900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino» offre fino al 30 aprile un’insolita e divertente carrellata di artisti del secolo scorso attraverso la collezione di 352 carte di Paola Masino (1908-89), donata quasi dieci anni fa dal nipote Alvise Memmo al Museo di Roma insieme a un piccolo archivio ed esposta per la prima volta.

La Masino fu una scrittrice, librettista e traduttrice, intellettuale coltissima, compagna fin dal 1927 di Massimo Bontempelli, di trent’anni più grande di lei. Fu anche un’appassionata giocatrice e collezionatrice di mazzi di carte. Da qui l’idea, a partire dal 1947, di chiedere ai tanti amici artisti conosciuti tra Roma, Firenze, Parigi, Milano, Venezia e la riviera della Versilia di realizzare per lei carte dipinte (napoletane o francesi) e Tarocchi.

La mostra, curata da Marinella Mascia Galateria e Patrizia Masini, espone tra gli altri pezzi di Carrà, Cagli, Campigli, Capogrossi, Prampolini, Pirandello, Primo Conti, Burri, Fautrier, Cocteau, Levi, Trombadori, Guttuso, Consagra e Accardi, accanto ai ritratti della Masino degli anni Trenta, pure mai esposti, firmati dai pittori Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, de Chirico, de Pisis, Funi e Sironi oppure da celebri fotografi come Bragaglia, Ghitta Carell, Luxardo e Sommariva, più un ritratto del 1968 di Alexander Calder, autore anche di una «Regina di fiori» per la sua collezione. E ancora foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni libri editi e inediti, anche grazie al contributo dell’Archivio del Novecento dell’Università «La Sapienza» di Roma. Catalogo Diano Libri.

Federico Castelli Gattinara, 09 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

Carte vincenti | Federico Castelli Gattinara

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