Gustave Flaubert ritratto da Pierre François Eugène Giraud, 1856 ca

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Gustave Flaubert ritratto da Pierre François Eugène Giraud, 1856 ca

Caro Flaubert, vediamoci

Un ciclo di mostre per i 200 anni dalla nascita dello scrittore

Nel 2021 ricorrono i 200 anni dalla nascita di Gustave Flaubert e i musei della natia Rouen e della Normandia propongono da marzo a giugno, pandemia permettendo, un itinerario culturale attraverso più di 200 eventi. Dopo aver studiato Diritto a Parigi, il padre di Madame Bovary rientrò in Normandia e passò gran parte della vita a Croisset, sulle rive della Senna, dove morì nel 1880. La sua casa è monumento storico dal 1914 e si visita come un museo.

Il Musée des Beaux-Arts di Rouen rende omaggio allo scrittore con la mostra «Salammbô» (23 aprile-19 settembre), ispirata all’omonimo romanzo del 1862, un percorso multidisciplinare in 250 opere, in collaborazione con il Mucem di Marsiglia e l’Institut national du patrimoine di Tunisi (la mostra sarà al Museo del Bardo nella primavera 2022).

Tra gli altri eventi del programma «Flaubert 2021», la mostra «Madame rêve en Bovary» (4 aprile-14 novembre) è dedicata a Emma Bovary quale ispiratrice di opere d’arte, di cinema e di teatro, e sarà una passeggiata immersiva nel romanzo tra la Maison Marrou e l’Opéra di Rouen. Dal 14 aprile al 14 luglio, al Musée Victor Hugo di Villequier si tiene «Voyage en Orient» sui viaggi in Oriente degli intellettuali nell’Ottocento.

Gli fa da pendant, nell’Abbazia di Jumièges, un allestimento di fotografie di Claudio Sabatino, «Visiter Pompei. Sur les pas de Flaubert» (29 marzo-27 giugno), in dialogo con i quaderni di viaggio a Pompei dove lo scrittore si fermò nel 1851 rientrando dall’Oriente.

Gustave Flaubert ritratto da Pierre François Eugène Giraud, 1856 ca

Luana De Micco, 27 marzo 2021 | © Riproduzione riservata

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Caro Flaubert, vediamoci | Luana De Micco

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