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Martin Bailey
Leggi i suoi articoliLen Blavatnik, l’industriale statunitense nato in Ucraina e autore di una donazione da 5 milioni di sterline al V&A, ha regalato alla Tate, sempre di Londra, una cifra ben più alta. La nuova ala del museo britannico dedicato all’arte moderna, progettata da Herzog & de Meuron e nota come Switch House, ha aperto i battenti nel giugno del 2016, ma il mese scorso la Tate ha fatto sapere che la nuova denominazione ufficiale diventa il Blavatnik Building.
L’entità della donazione del magnate non è stata resa nota, tuttavia «The Art Newspaper» sostiene che si tratti di una cifra sopra i 50 milioni di sterline, la maggiore mai fatta a beneficio di un museo britannico. Blavatnik, che emigrò dall’Unione Sovietica negli Stati Uniti nel 1978 e che possiede una residenza anche nella capitale inglese, ha costruito la propria fortuna nell’industria petrolifera russa e ora è titolare della Access Industries, una società di investimenti con sede a New York.
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