Bernheimer da quattro generazioni
La lunga storia della dinastia dei mercanti d’arte Bernheimer il 24 e 25 novembre si è rispecchiata nelle sale londinesi di Sotheby’s, con un’asta di 500 lotti di arte e antiquariato dalla collezione della famiglia, divisa in due sessioni, che ha fruttato in totale 5,25 milioni di euro.
Il bisnonno di Konrad, Lehmann Bernheimer (1841-1918), iniziò l’attività con un piccolo banco di mercato a Monaco di Baviera a metà ’800 e divenne rapidamente proprietario del più grande emporio di antichità al mondo. Il «Bernheimer Palais», l’edificio di sei piani appositamente costruito nella Lenbachplatz a Monaco, era una versione in grande di Harrods a Londra. Tra i clienti anche re Ludovico II di Baviera.
Nel 1938 vennero deportati nel campo di concentramento nazista di Dachau e poterono negoziare il rilascio acquistando a prezzo gonfiato una piantagione di caffè in Venezuela da parenti di Hermann Goering, il gerarca
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