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Federico Florian
Leggi i suoi articoliPer una sua personale da kaufmann repetto, fino al 4 marzo, Andrea Bowers, americana di stanza a Los Angeles, ha realizzato una serie di opere che prendono la mosse da un capitolo minore e poco conosciuto della storia contemporanea.
Si tratta delle iniziative del gruppo di attivisti messicani Brown Berets di Watsonville, in California, una comunità ispanica che si batte per i diritti civili e il miglioramento della qualità della vita dei suoi componenti. Interessata alle problematiche politiche e sociali delle minoranze, ambientalista e femminista agguerrita, la Bowers, fra i principali esponenti di quella «pratica sociale» che caratterizza parte dello scenario dell’arte contemporanea internazionale, dedica ai Brown Berets un’opera manifesto, una sorta di poster che illustra la storia e le intenzioni del gruppo.
Tra i nuovi lavori, una scultura pendente, composta da scritte al neon, da un calco di filo spinato in alluminio e da una struttura tubolare suonata dal vento. Completano l’esposizione un collage che assembla vecchie pagine di giornali e foto di manifestanti, alcuni disegni su carta e farfalle di cartone, create durante una sua recente residenza all’Espace Culturel Louis Vuitton di Parigi, per l’autrice simboli di libertà, trasformazione e fiducia nell’avvenire.
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