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ArteFiera omaggia le sue gallerie

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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«ArteFiera 2015 è un’edizione di conferma e di rafforzamento»: così dichiarano i due curatori Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti, riferendosi in primo luogo al numero di adesioni, vicino alle 190 gallerie italiane e straniere. Confermato lo schema della fiera, che vede accanto alle due ormai consuete sezioni dedicate al moderno (curata da Spadoni) e al contemporaneo (seguita da Verzotti) e allestite in due padiglioni distinti, i percorsi «Nuove proposte», dedicati alle gallerie che presentano artisti emergenti dell’ultima generazione, e «Solo Show» che raccoglie invece gallerie presenti con mostre personali, comprese quelle di autori storicizzati. È inoltre riconfermata e potenziata la sezione Fotografia (curata da Fabio Castelli).
ArteFiera si svolge dal 23 al 26 gennaio e, sottolinea Spadoni, «è un’edizione caratterizzata da una forte presenza di artisti italiani portati recentemente alla ribalta internazionale dalle maggiori case d’asta. Questa complessiva rivalutazione dell’arte cinetica, programmata, optical, fino alla “pittura pittura” degli anni Settanta conferma che la scelta curatoriale del Made in Italy del 2012 trova riscontri sempre più ampi nel mercato internazionale».
Pur reiterando la sua identità di «fiera italiana», ArteFiera allo stesso modo conferma anche la sua indagine sulle vicende artistiche europee ed extraeuropee. A dimostrarlo, indicano Spadoni e Verzotti, il nuovo focus sulle gallerie straniere, quest’anno incentrato sull’Est europeo e sul Medio Oriente, e la correlata mostra «Too early. Too late», alla Pinacoteca Nazionale, ancora una volta curata da Marco Scotini.
La mostra si concentra appunto su artisti mediorientali presenti in (e con opere prestate da) collezioni private italiane. Il tema del collezionismo privato, così organico alle fiere e posto da questa mostra al centro di ArteFiera 2015, è anche il nucleo del ciclo «Conversations», gli incontri e dibattiti all’interno dei padiglioni fieristici.
A ulteriormente sottolineare il legame fisiologico fra gallerista e collezionista, spiega Giorgio Verzotti, «è la mostra “I Protagonisti”, curata dal collezionista Lorenzo Paini di Parma e da Scotini e dedicata a quattro gallerie italiane che hanno fatto la storia dell’arte italiana e del collezionismo dal 1960 in poi, portando i grandi artisti italiani all’estero e i grandi stranieri in Italia. Si tratta delle gallerie Emilio Mazzoli di Modena, Massimo Minini di Brescia, De’ Foscherari di Bologna e Alfonso Artiaco di Napoli, che rendono testimonianza non solo con opere a loro riconducibili ma con una variegata presenza documentaria e cronologica della loro attività, a dimostrare anche come arte e collezionismo non vivano solo nelle grandi metropoli. A questi concetti, conclude Verzotti, si lega del resto l’omaggio a Marilena Bonomo, la gallerista di Bari recentemente scomparsa, fondamentale per lo sviluppo dell’arte contemporanea e del suo collezionismo nel Meridione».
Completa ArteFiera 2015 un tributo ad Alberto Burri nel centenario della nascita.

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 09 gennaio 2015 | © Riproduzione riservata

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