Arte su misura nella boutique Wannenes

Anna Orlando |  | Genova

Il modello inglese e il rapporto personale con il venditore guidano una casa d’aste che ha radici nel XVII secolo: «Da figlio di un antiquario, spiega Guido Wannenes, resto affezionato all’idea di un’attività più “sartoriale”»

Il Dna non mente. Il nome Wannenes è legato al commercio di opere d’arte fin dal XVII secolo, quando un avo di Guido, 41 anni, attuale amministratore delegato della società Wannenes Art Auctions, compare in un documento del 1692 come importatore di arazzi dalle Fiandre. Di generazione in generazione fino ad Aldo, a lungo presidente degli antiquari genovesi, e Ivo, un riferimento a Genova per il mobile antico, rispettivamente zio e padre di Guido, e al cugino Giacomo, ben noto sulla piazza milanese. Sede a Genova, uffici a Milano e Roma, circa 20 aste all’anno, 13 esperti, una ventina di rappresentanti in Italia e uno a Parigi, la casa d’aste gode di un fatturato che è cresciuto dal
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