Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliRoma. «Con questo progetto l’Italia torna capitale del mecenatismo aziendale a livello mondiale» spiega Luca Desiata, docente alla Luiss Business School. Nella Sala Spadolini del Mibact stamattina sono stati assegnati i Corporate Art Awards, un progetto nato circa sei mesi fa con il contributo di Mibact, Confindustria, Luiss Business School, Abi e altri partner e organizzato da pptArt, azienda fondata nel 2014 da Desiata come start up innovativa (si sta gradualmente trasformando in una media&communication agency), che si avvale di una piattaforma di crowdsourcing con oltre tremila artisti di 72 Paesi.
Lo scopo è mettere finalmente in comunicazione competenze manageriali e artistico culturali, creare una nuova dialettica tra sviluppo, cultura e crescita e fondarci sopra una nuova progettualità, che valorizzi gli asset presenti nei territori, all’interno delle varie comunità, l’arte e la cultura. L’Italia produttiva sembra crederci, spiega Pina Amorelli del gruppo tecnico Cultura e Sviluppo creato appositamente da Confindustria: la presenza a rappresentanza del Governo del ministro Franceschini all’ultima Assemblea generale di Confindustria (non era mai successo) pare confermarlo.
Se la pptArt prospera fornendo artisti che fanno proposte in base alle esigenze aziendali, significa che le imprese, guardando oltre le proprie risorse interne, diventano sempre più committenti alla ricerca di contributi creativi per obiettivi specifici. Quindi si è oltre la vecchia «sponsorizzazione» a fondo perduto, che specie in anni di crisi come questi ha ben poco richiamo per le aziende che faticano a vederne il tornaconto. Confindustria stessa oggi è più attenta a sviluppare modelli d’eccellenza in cui la cultura e l’arte siano fattori trainanti dello sviluppo economico. Una spinta che si lega virtuosamente ai territori, tanto che la quindicesima «Settimana della cultura d’impresa» (10-24 novembre, oltre 200 eventi) che si concluderà domani ha per tema proprio le relazioni che legano la fabbrica al suo territorio.
Ai Corporate Art Awards hanno partecipato circa 80 aziende di 22 Paesi, con dieci categorie di possibili tipi di collaborazione. Moltissime le menzioni speciali, i premi sono stati assegnati tra gli altri a Fondazione Piaggio, Fao, Ing Bank, Osram, Clyde&Co e Potanin Foundation, il podio lo hanno raggiunto in quattro: primo premio ex aequo a Banca Intesa San Paolo e Deutsche Bank, seguiti da American Express e Shiseido. Il ministro Franceschini è intervenuto sul tema mecenatismo rivendicando i risultati dell’ArtBonus che «ha superato i 131 milioni di euro di donazioni, arrivate da 3.646 mecenati. (…) Investire in cultura fa bene alle anime ma fa bene anche all’economia».
Oltre al neonato Manifesto della Corporate Art, già firmato da Fernando De Filippi, Stefano Pizzi, Marco Pellizzola, Ugo Nespolo e Alexander Ponomarev, per il 2017 è prevista la nascita di un museo della Corporate Art a Roma (si stanno vagliando diverse sedi), che raccolga le tante opere d’arte delle aziende non ancora adeguatamente valorizzate.
Articoli correlati:
ArtBonus. Franceschini: «Raggiunti 131 milioni di euro arrivati da 3.646 mecenati»

Le Galleria d'Italia a Milano: a intesa Sanpaolo il primo premio (ex aequo con Deutsche Bank) dei Corporate Art Awards
Altri articoli dell'autore
Tra Foro Romano e Palatino sono stati ritrovati i resti di una lussuosa dimora con una sala per banchetti a forma di grotta e uno straordinario mosaico impreziosito con conchiglie, vetri e tessere blu egizio
Si inizia con l’enigmatico scultore ateniese. Altre due monografiche saranno dedicate a Prassitele e a Skopas
Stéphane Verger nel chiostro di Michelangelo ha fatto eseguire interventi su sette teste di animali antiche (quattro di età adrianea e tre rinascimentali) e ne ha commissionata un’ottava a Elisabetta Benassi
Lo scavo condotto dalla Soprintendenza speciale di Roma ha riportato alla luce strutture in laterizio e un sontuoso apparato decorativo riconducibili a una committenza di altissimo rango, quasi sicuramente imperiale