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Ariccia: fasto barocco a Palazzo Chigi

Il Palazzo Chigi ad Ariccia, enorme e splendida dimora principesca, domina la pianura laziale dai Castelli Romani, circondato da un parco di 28 ettari con resti archeologici. Meta famosa del Grand Tour, fu dipinta da Hackert, Turner, Corot. Oltre alla quadreria e agli arredi Chigi (famosi i cuoi di Cordova alle pareti), il palazzo è Museo Civico dal 2000 e continua ad arricchirsi con donazioni private grazie all’ammirevole dedizione del conservatore Francesco Petrucci. Nel 2002 lo studioso Maurizio Fagiolo dell’Arco ha lasciato la sua collezione (Pietro da Cortona, Cavalier d’Arpino, il Borgognone, il Baciccio ecc.) e ha fatto del palazzo un centro per l’esposizione e lo studio del Barocco romano tra ’600 e ’700. Nel 2007 si sono aggiunti 128 dipinti della collezione di Fabrizio e Fiammetta Lemme (Mattia Preti, Pompeo Batoni, Corrado Giaquinto, Carlo Maratta ecc.) e nel 2008 è stato inaugurato il Museo del Barocco. Ancora donazioni e lasciti: Laschena, Ferrari, Peretti, Marignoli, Luigi Kolliker e altri.

Visitatori nel 2015: 25.000 
Visita: 5 novembre 2016

Voto medio 6,3


La sede: 9 Alessandro VII Chigi commissionò a Gian Lorenzo Bernini il progetto del palazzo, che fu poi realizzato da Carlo Fontana e terminato nel 1672. È tra i maggiori e rari esempi ancora intatti, arredamento compreso, del Barocco romano. Venduto da Agostino Chigi a prezzo di favore al Comune di Ariccia nel 1988, dopo lunghi restauri il palazzo oggi è museo. Spazi immensi purtroppo non climatizzati: gelo e caldo soprattutto al secondo piano. Mancano luoghi di riposo. Nel 2017 aprirà un Museo d’Arte contemporanea con opere di artisti romani del ’900 e una sezione archeologica con reperti scavati di recente nella zona. Buone pulizia e manutenzione. Tutto accessibile ai disabili.

L’accesso: 6 Il Palazzo (chiuso il lunedì) è diviso in 4 settori: ognuno ha un suo biglietto e orari differenziati che creano disagio. Prezzi interi: 8 euro (solo con guida) al Piano nobile (appartamenti Chigi), 6 euro per il Museo del Barocco, 6 per le Stanze del Cardinale Flavio Chigi (solo sabato e domenica). Il Parco è chiuso da ottobre ad aprile. Per gli orari meglio informarsi: 06.9330053 o sito Internet del palazzo. Mancano audioguida e guardaroba. Buon dépliant, anche in inglese.

La visibilità: 8 Tutti aperti i musei distribuiti sui tre piani del palazzo. Chiare le didascalie su targhette invasive, buoni gli esaurienti pannelli didattici, purtroppo solo in italiano. Le attività «polifunzionali» del palazzo avvengono in collaborazione con l’associazione di studenti e volontari Amici di Palazzo Chigi. Contributi privati, affitti per matrimoni, convegni, set cinematografici ecc. contribuiscono al mantenimento della struttura. Una parte del palazzo è anche affittata a studenti universitari.

L’illuminazione: 4 Illuminazione inadeguata quasi ovunque, con faretti di vecchia concezione, molti spenti: restano in ombra intere pareti come quella del grande arazzo «Il riposo di Armida» nelle stanze del cardinale. È in corso l’aggiornamento dell’intero sistema con nuove luci a led, già installate in parte del Piano nobile. 

Custodi e sicurezza: 7 Nessun apparato di sicurezza all’ingresso. Accoglienza e sorveglianza nelle sale affidati all’associazione Amici di Palazzo Chigi. Tutti giovani, una trentina, che lavorano con passione e piccoli compensi: non hanno però competenza specifica mentre le guide dei visitatori al Piano nobile sono ben preparate. Visitatori stranieri penalizzati: per loro niente guide in lingua. 

La toilette: 5 Vecchia e con scarsa igiene nel cortile all’aperto. Accessibile ai disabili. Meglio quella al secondo piano. Niente fasciatoio.

Il bookshop: 5 Nella stanza disadorna della biglietteria, scaffali con pochi volumi sul Barocco e sull’arte a Roma. Guida breve del palazzo (12 euro) anche in inglese. In vendita anche t-shirt (8-13 euro) e cartoline (0,80 euro).

L’ascensore: 10 Nuovo, per tutti. Presto ci sarà anche quello per l’altana del Museo d’Arte contemporanea.

La caffetteria: 3 Niente caffetteria anche se gli spazi non mancano. Servirebbe almeno una macchina distributrice di bevande e snack. Sulla piazza bar e locali con la famosa porchetta locale.

Tina Lepri, 07 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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