Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliNella sua lirica sulla Shoah, Fuga di Morte, il poeta Paul Celan (1920-70) si serve d’immagini e di vortici ossessivi di parole per evocare, tra le altre cose, la tragica monotonia che accompagnava il lavoro degli ebrei nei campi di concentramento. A Celan è ispirato il video «Counterlight» (2016) dell’israeliana Maya Zack, conclusione di una trilogia iniziata con «Mother Economy» (2007) e «Black and White Rule» (2011) e ora visibile, insieme a un nucleo di disegni e collage, in una personale aperta da Marie-Laure Fleisch sino al 19 novembre. Artista e regista, la Zack (1976) vive a Tel Aviv.
La trilogia video è incentrata su donne che, in spazi interni o archivi, vivono azioni solitarie e ossessive nel tentativo di registrare e controllare la realtà. Già presentato al Tel Aviv Museum of Art, «Counterlight» (durata 23’30’’) immagina una ricercatrice in viaggio dentro una fotocamera sulle tracce di Celan e della sua vita, mentre in sottofondo si sente la voce recitante del poeta. Spiega la Fleisch: «Dotata di matita, punteruolo, pennello, forbici e taglierino, l’archivista interviene come un’alchimista in questa ricostruzione: compulsivamente spilla fogli, sottolinea parole, scrive numeri, proietta diapositive, compila tabelle. Su una grande mappa cerchia la città natale del poeta».
Altri articoli dell'autore
Una sessantina di opere di 51 artisti (da Parmigianino a Schiele, da Boetti a Kentridge), entrate nella collezione dell’istituto romano grazie a tre milioni finanziati dallo Stato, sono ora visibili a Palazzo Poli
Un’antologica nel Casino dei Principi a Villa Torlonia e al Mlac di una delle artiste più moderne e complesse del Novecento
L’allestimento da Tornabuoni è una continua scoperta all’interno dell’emisfero artistico e umano dell’artista torinese
Dopo cinque anni il direttore saluta il Macro di Roma con una collettiva di oltre trenta artisti che intende «restituire uno sguardo dinamico al visitatore»