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- Arianna Antoniutti
- 05 dicembre 2016
- 00’minuti di lettura


Antoniazzo solenne, popolare e moderno
- Arianna Antoniutti
- 05 dicembre 2016
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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliAntonio Aquili (1430 ca-1508), noto come Antoniazzo Romano, fu uno dei pittori maggiormente attivi nella Roma di fine ’400. A capo di una fiorente bottega, elaborò un linguaggio in grado di conciliare il gusto arcaizzante del primo Rinascimento romano con le più aggiornate tendenze pittoriche di artefici come Beato Angelico, Melozzo e Piero della Francesca. Dal 10 dicembre al 7 maggio, il Complesso Museale di San Francesco a Montefalco ospita la mostra «Antoniazzo Romano e Montefalco» che, con la cura di Antonio Paolucci, pone a confronto due opere esemplificative di tale mediazione tra la solennità del fondo oro e la modernità dell’impianto.
La tavola «San Vincenzo da Saragozza, santa Illuminata, san Nicola da Tolentino», custodita nel complesso di Montefalco, venne dipinta intorno al 1488 per Santa Maria del Popolo a Roma. In seguito al trasferimento nella chiesa di Sant’Illuminata a Montefalco, avvenuto nel 1491 per l’intervento di Anselmo da Montefalco, generale dei frati agostiniani, la santa Caterina venne trasformata in sant’Illuminata, mentre il sant’Antonio da Padova divenne, grazie al sovradipinto saio agostiniano, san Nicola da Tolentino.
Seconda opera in mostra è la «Madonna col Bambino tra i santi Paolo, Benedetto, Giustina e Pietro», realizzata intorno al 1488-90 per San Paolo fuori le Mura e conservata nella Pinacoteca della basilica romana. Nella pala appaiono evidenti le affinità con la tavola di Montefalco, per composizione, cronologia e medesimo spirito devozionale, al tempo stesso popolare e solenne di Antoniazzo.