Image

Antiquari di alta epoca

Stefano Luppi

Leggi i suoi articoli

Antichità all’Oratorio presenta dal 7 al 21 ottobre la rassegna «Unici», composta da una quindicina di pezzi tra i quali svettano in particolare tre Madonne con il Bambino, sculture inedite, databili tra l’XI e il XVI secolo. Il primo pezzo, ormai praticamente privo della originaria policromia, è di impianto romanico e mostra tutti i caratteri in uso tra il l’XI e il XIII secolo.

La Vergine è raffigurata in trono e regge saldamente tra le ginocchia il piccolo Gesù: l’artista non denota particolari coinvolgimenti emotivi tra le due figure sacre e il Bambino è presentato come Salvator Mundi, mentre i grandi occhi sgranati della Vergine inducono timore e invito all’espiazione dei propri peccati.

Completamente differente, lungo il percorso predisposto dagli antiquari Rosalia e Giuliano Gaggioli, è la seconda scultura: la plastica in stucco policromo e dorato («Madonna con il Bambino protetto nel velo») è attribuita a Lorenzo Ghiberti e bottega ed è caratterizzata da una diffusa dolcezza di modi e trattamento della materia.

Completano il trio di sculture un’anconetta veneziana con la Madonna dell’Umiltà tra i santi Paolo e Pietro di Paolo di Amadeo, scolpita verso la metà del XV secolo, che dichiara la sua origine lagunare partendo dal prezioso tempietto a guglie vagamente orientaleggianti che ricordano la Cattedrale di San Marco.

A completare il percorso altri lavori tra cui, per venire ai dipinti, un fondo oro con la Vergine e figlio tra i santi Antonio Abate e Giacomo Maggiore, «colmo da camera» di pittore fiorentino del 1380-1400 ca e una delicata Annunciazione rinascimentale di piccolo formato di cui si propone una attribuzione a Benozzo Gozzoli.

Stefano Luppi, 04 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

La neodirettrice delle Gallerie Estensi parla del suo progetto di rinnovamento dei musei e reagisce a chi le rimprovera la mancanza di esperienza museale

Attraverso 181 bozzetti su carta il MAMbo omaggia la ricerca di Francesca Alinovi con una mostra sui writer italiani degli ultimi quattro decenni 

Rinnovato il percorso espositivo, ora in nove sezioni. Un’intera sala per Guercino

Nel grande lavoro di sintesi che ha richiesto la mostra allestita al Meis di Ferrara il ’900 è raccontato dalla storia, dall’arte e dalla vita quotidiana della popolazione ebraica della penisola

Antiquari di alta epoca | Stefano Luppi

Antiquari di alta epoca | Stefano Luppi