Anne e Patrick Poirier, archeonauti della memoria

All’Accademia di Francia apre domani una monografica, a cura di Chiara Parisi

«Ruins et Fragility» (1996) dalla serie «Fragility» di Anne e Patrick Poirier. © Anne et Patrick Poirier. Courtesy Galerie Mitterrand. Foto: Peter Cox
Federico Castelli Gattinara |  | Roma

Francesi, nati in piena seconda guerra mondiale, lei a Marsiglia, lui a Nantes, Anne e Patrick Poirier presentano all’Accademia di Francia dall’1 marzo al 12 maggio, a cura di Chiara Parisi, una monografica, «Romamor», che ne ripercorre l’intera storia.

Il loro sodalizio, che dura da oltre 40 anni, ha stretti legami con l’Italia, Roma e Villa Medici in particolare, dove sbarcarono da borsisti nel 1967, all’epoca della direzione di Balthus. La prima indagine su Villa Medici, le «Erme di Villa Medici», in mostra, risale già al ’71 (i Poirier rimangono a Roma fino al ’72, dove si sposano e nasce il loro figlio), seguite dai lavori su Ostia Antica, Isola Sacra, e poi sulla Domus Aurea e Villa Adriana.

«Sapevo di essere arrivata a casa, nel mio paese d’origine, anche se era la prima volta che vi giungevo, racconta Anne. Ma ciò che mi ha colpito di più, che più mi ha interessato in questa
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