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Anna Mattirolo lascia il MaXXI di Roma ma seguirà quello, nascente, de L'Aquila

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Anna Mattirolo lascia il MaXXI di Roma ma seguirà quello, nascente, de L'Aquila

Anna Mattirolo lascia il MaXXI

Federico Castelli Gattinara

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Roma. Il 2016 sarebbe stato il diciottesimo anno al MaXXI, per Anna Mattirolo. La ormai ex direttrice di MaXXI Arte ha appena lasciato il suo incarico per dedicarsi a nuovi progetti, allo scadere del suo distacco dal Mibact alla Fondazione del museo. «Si è esaurita un’esperienza», dice lasciando una «creatura» che ha contribuito a far nascere fin dagli esordi, dalla formulazione del bando per il concorso internazionale di architettura vinto poi da Zaha Hadid. Era il 1998, allora la Mattirolo lavorava alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Nei prossimi mesi tornerà al MaXXI in una veste nuova, per seguire i lavori, il progetto, l’allestimento del MaXXI L’Aquila, tutto da costruire. Per ora c’è solo una sede destinata, Palazzo Ardinghelli, si parla di almeno due-tre anni prima di vederne l’inaugurazione vera e propria. Insomma una sfida tutta da costruire, «il tema del museo mi appassiona enormemente», spiega la Mattirolo, così come mettere in campo un nuovo soggetto, «un’altra possibilità», per di più in un momento non certo di grande slancio e in una città che fatica molto a riprendersi da terremoto, con un tessuto sociale che le fallimentari new town hanno completamente disgregato.
Al MaXXI, dopo lo shock del commissariamento del 2012, l’aria era cambiata, ma il filo non si era perso. «Il core business del museo è la collezione», e il suo continuo arricchimento e l’allestimento dello scorso ottobre sono un vanto per l’ex direttrice. Che ci tiene a ribadire il suo essere un funzionario del Mibact, da sempre e per sempre a disposizione dell’amministrazione.

Anna Mattirolo lascia il MaXXI di Roma ma seguirà quello, nascente, de L'Aquila

Federico Castelli Gattinara, 13 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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Anna Mattirolo lascia il MaXXI | Federico Castelli Gattinara

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