Fino al 30 gennaio l’Area monumentale della Neapolis è campo privilegiato d’interazione tra umani e non, con «AnarcoAracnoAnacro», progetto multimediale diffuso di Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, Argentina, 1973). Conoscenze scientifiche e sapienza oracolare (le carte divinatorie di «Arachnomancy»), si mescolano nella visione dell’artista che invita i visitatori a concentrarsi sulla presenza delle 46 specie di ragni che popolano il Parco archeologico, comprendente anche il Teatro greco.
Disseminati tra la lussureggiante vegetazione, le rovine archeologiche e le antiche cave dette latomìe, come quella dell’«Intagliatella» aperta al pubblico per la prima volta con la scultura-habitat multispecie «Stati dell’Acqua», gli interventi ambientali e interattivi di Saraceno nascono da un pensiero ecosofico. «Floating at the bottom of ocean of air» è una scultura aereosolare che si libra sulla presunta tomba di Archimede, omaggiando la sua teoria sui corpi galleggianti.
Nel corso dell’apertura si avvicenderanno le performance concepite dall’artista ed eseguite dagli studenti dell’Accademia d’arte del dramma antico. Curata da Paolo Falcone e promossa dall’Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, dal Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa è prodotta e organizzata da Civita Sicilia con lo Studio Saraceno e l’Inda-Istituto nazionale del dramma antico.
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