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Le due tele che Robert Indiana teneva sopra il letto. © 2020 Christie’s Images Ltd

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Le due tele che Robert Indiana teneva sopra il letto. © 2020 Christie’s Images Ltd

Amori Pop in camera da letto

Christie’s punta su stime invitanti per l’asta di arte del dopoguerra e contemporanea

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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New York. Il 5 marzo, in concomitanza con l’Armory Fair e l’Adaa Fair, Christie’s presenta nell’asta di Post War & Contemporary Art oltre 200 opere che spaziano dai maestri del Secondo Dopoguerra ai grandi nomi dell’arte contemporanea all’avanguardia più avanzata, proponendo Willem de Kooning, Josef Albers, Robert Indiana e Andy Warhol a fianco di emergenti come Eddie Martinez, Derek Fordjour, Nathaniel Mary Quinn e Nina Chanel Abney e in mezzo Keith Haring e Jonas Wood, con stime a volte davvero invitanti. Fra i classici si segnala un’opera di Alma Thomas (1891-1978) dipinta nel 1968, quando la pittrice aveva già 77 anni: «Flash of Spring» (stima 420-600mila euro) è una delle sue prime opere completamente astratte.

Fra la sua retrospettiva del 1966 alla Howard University e la sua morte nel ’78, la Thomas realizzò una serie di caleidoscopici dipinti in cui i colori lucenti, spesso disposti in fasce verticali o cerchi concentrici, sono composti in pennellate quadrate echeggianti mosaici o vetrate. Frutto del culmine del suo periodo maturo, «Flash of Spring» è iconica della sua poetica. Stelle della serata sono invece due tele del 1967 di Robert Indiana, entrambe intitolate «LOVE» (925mila-1,4 milioni ciascuna): i due dipinti sono quanto di più tipico è legato al nome di quest’artista dalla cui collezione personale provengono e che per anni li ha tenuti sopra il suo letto.

Dopo aver infranto due volte di seguito il proprio record d’artista nel maggio 2019, Jonas Wood è presente in asta con un grande dipinto della sua apprezzatissima serie «Pot», con la stima particolarmente attraente di 650-925mila euro. Numerose le collezioni private presenti: da quella di Mrs. Courtney Sale Ross, amica personale di De Kooning dai primi anni Ottanta, proviene un gruppo di opere dello stesso pittore, fra cui tre rari disegni degli anni Cinquanta: «Due Donne» (74-110mila), «Tre Donne» (55-74mila) e «Study for Glazier (Self Portrait)» (18-28mila), testimonianza dell’intento di Mrs. Ross di creare una raccolta esemplare della prima parte della carriera di De Kooning così da illustrarne l’evoluzione in una delle più importanti figure dell’arte del XX secolo.

Dalla collezione di Jon Gould (vicepresidente della Paramount Pictures e dal 1981 all’85 ultimo compagno di Andy Warhol, che l’aiutò nella selezione delle opere), provengono invece, accanto a un tipico Keith Haring, «Untitled» del 1984 (185-280mila), due opere dello stesso Warhol: il ritratto di «Jon Gould» realizzato nel 1981 e che fu l’occasione del loro incontro (140-185mila) e una delle celebri serigrafie che Warhol faceva realizzare alla Factory a ogni San Valentino espressamente per Gould: «Candy Box (Lamston’s 85 cents)» del 1983 (65-90mila).

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 02 marzo 2020 | © Riproduzione riservata

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