Secondo Philipp Demandt, direttore della Schirn Kunsthalle che fino al 22 maggio ospita la collettiva «WALK!», non ci potrebbe essere momento migliore di questo che stiamo vivendo per presentare: «L’allontanamento sociale e le restrizioni alla vita pubblica dovute alla pandemia hanno dato un nuovo significato all’esercizio quotidiano, all’aperto, del camminare». Come contestualizzarlo nell’arte contemporanea, mettendolo in relazione con la nostra attualità e le questioni sociali più pressanti?
La rassegna riunisce cento opere di quaranta artisti internazionali sul tema del movimento. «Concentrandosi sul camminare come fenomeno sociale, spiegano i due curatori della mostra Fiona Hesse e Matthias Ulrich, “WALK!” supera il quadro concettualmente limitato della tradizionale walking art. Le opere d’arte di questa nuova generazione di artisti comprendono le loro considerazioni politiche e di critica della società. Le loro narrazioni esplorano anche la vulnerabilità intrinseca del corpo e l’uniformazione sociale».
Articoli precedenti
60 dipinti e 50 disegni allestiti alla Alte Nationalgalerie per la più importante mostra nell’anniversario della nascita del massimo pittore romantico tedesco
Le nuove generazioni di fotografi originari del centro America puntano l’obiettivo sul «qui ed ora»
Fotografia e video per raccontare il movimento che indaga le connessioni esistenti tra il sessismo, la discriminazione degli animali e l’abuso delle risorse naturali
L’artista statunitense fu la prima a unire arte e attivismo ecologico