Al Museo Davia Bargellini i cento napoletani dei presepi

La collezione Bordoni è la più ricca e variegata raccolta che non si trovi a Napoli

A sinistra, donna in costume con «pandurina», vestitura originale, Bologna, Collezione Bordoni; a destra, una «Sacra Famiglia» di Orazio Schettino
Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Bologna

Dal 3 dicembre al 19 gennaio il Museo Davia Bargellini ospita, nell’ambito dell’ormai decennale tradizione della mostra dedicata al presepe settecentesco, un evento di rilievo: per la prima volta viene esposta una selezione della Collezione Bordoni, la più ricca e variegata collezione di presepi partenopei che non si trovi a Napoli e in assoluto fra le più qualificate, composta da oltre cento personaggi della Napoli dei primi Borbone (duecento e più se si calcolano gli animali a contorno: dromedari, asini, cavalli, mucche, capre, galline...).

Curata da Mark Gregory D’Apuzzo e Giulio Sommariva, la mostra presenta alcuni veri e propri capolavori della scultura presepiale napoletana del Settecento (statuette con testa in terracotta dipinta, estremità preferibilmente in legno, anima di ferro dolce e riempimento di stoffa, abbigliate con costumi e accessori dell’epoca) così come definiti da Eugenio
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