Al Forte Malatesta, Elisa Seitzinger

La produzione dell’illustratrice nasce dalla pratica del disegno manuale a china. Un’apertura al sacro e al profano, a miti e leggende compresa quella della Sibilla appenninica

«Sibilla» (2021) di Elisa Seitzinger
Marta Paraventi |  | Ascoli Piceno

«Seitzinger Alchemica» è il titolo della prima mostra personale dell’illustratrice Elisa Seitzinger, visibile presso il Forte Malatesta fino al 18 settembre. Curata da Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli, Filippo Sorcinelli, Paolo Lampugnani, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Verticale d’Arte, la mostra ripercorre le tappe fondamentali dell’originale percorso di Seitzinger.

Ispirata dai codici stilistici dell’arte classica, dell’arte medievale sacra e cortese, della pittura primitiva, delle icone russe, dei mosaici bizantini, dei tarocchi, dell’iconografia esoterica, degli ex voto, l’artista compie incursioni anche nell’arte visiva degli anni Venti e Trenta.

Una produzione che nasce dalla pratica del disegno manuale a china, dalla forte carica simbolica, che si apre al sacro e al profano, a miti e leggende tra cui quella della Sibilla appenninica. Si tratta quindi di opere ricche di riferimenti alle arti del passato, che rivisitano e ricompongono in modo originale l’immaginario medievale e rinascimentale di cui la stessa città di Ascoli Piceno è ricca.

La mostra è articolata in dieci sezioni e si snoda in un allestimento immersivo composto di immagini, video, parole, musica, proiezioni, profumi, oggetti e installazioni che documentano anche le collaborazioni con artisti e scrittori come Vinicio Capossela, Loredana Lipperini, Nicola Lagioia. Il catalogo a corredo della mostra è pubblicato da Rrose Sélavy editore.

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