Al Forte di Bard cinquanta Guercino

In collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia-Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna

Il «San Girolamo» di Guercino della Pinacoteca Nazionale di Bologna
Giovanni Pellinghelli del Monticello |  | Bard (Ao)

Organizzata dal Forte di Bard in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia-Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna, «Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento» curata da Elena Rossoni e Luisa Berretti, presenta dal 5 aprile al 30 giugno nel Forte valdostano 50 dipinti di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino (1591-1666).

Riconosciuto fra i massimi interpreti della pittura emiliana del Seicento nella fortuna critica e «riscoperta» avviate da Sir Denis Mahon e Andrea Emiliani, il Guercino ebbe in vita vasto successo grazie alla sua versatilità nel cogliere le più disparate suggestioni tematiche, dal più sacro al più profano, per tutto fondere in uno stile subito riconoscibile. Così, accanto alle pale religiose dalle chiese emiliane a quelle romane fino a San Pietro, Guercino realizzò commissioni private da nobili e doviziosi collezionisti, desiderosi di arricchire
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